«E Tonino rispose: solo ministro?»

«E Tonino rispose; solo ministro?» «E Tonino rispose; solo ministro?» 77 Cavaliere, ecco tutte le sue contraddizioni «Inizialmente c'era vicinanza politica e persino simpatia Poi lui decise di puntare al governo Di Maggio mi disse che era andato fuori di testa» 14 PAGINE SULL'EX PM E' ripresa a Torino l'u I neppure immaginato di impedire i l'esercizio dei diritti politici del I dottor Di Pietro», spiega Berlusconi. \ LA STRATEGIA Che poi racconta le sue valutazioni: «Sono portato a I credere che Di Pietro perseguisse un suo personale disegno politico e che questo disegno fosse quello di ottenere le mie dimissioni da presidente del Consiglio nel convincimento di poter essere lui il nuovo presidente incaricato». LA PROPOSTA Berlusconi ricorda poi dell'incontro a Roma, nello studio di Previti, con Di Pietro. Il leader di Forza Italia deve formare il governo, An gli propone di contattare il magistrato per il dicastero dell'Interno, su cui aveva messo gli occhi la Lega. Ma Di Pietro risponde «picche». SCALfARO. «Di Pietro mi confidò che c'era stato un preciso intervento del procuratore Borrelli teso a dissuaderlo dall'accettazione dell'incarico. Aggiunse che Borrelli era stato determinato da un precedente intervento del presidente Scalfaro sullo stesso Borrelli. Mi stupì molto che Di Pietro potesse rinunciare ad una proposta così importante». «FUORI DI TESTA». Berlusconi racconta poi di aver appreso da Emilio Fede, che a sua volta aveva raccolto le confidenze da Francesco Di Maggio, magistrato vicino al pool, che «Di Pietro era andato fuori di testa perchè riteneva di poter avere presto l'incarico di formare un nuovo governo». E ancora: «Anche D'Adamo mi ha recentemente ricordato la risposta di Di Pietro ad una sua domanda circa la possibilità che nel governo dei Tecnici, che avrebbe dovuto succedere al mio, lui avesse un incarico di ministro. Di Pietro avrebbe risposto: "Solo ministro?"». vKOB!. Dopo il rifiuto a Berlusconi, sfumata la possibilità di entrare fronti della mia persona». Altre persone raccontano a Berlusconi della non ostilità di Di Pietro nei suoi confronti. Prima l'imprenditore Renato Della Valle, poi il direttore de «Il Giornale» Vittorio Feltri e Pier Ferdinando Casini del Ccd. «E io non ho mai di tutto il '94, da quando io ero sceso in politica, D'Adamo, in diverse occasioni, si era fatto tramite, a suo dire "portavoce" del dottor Di Pietro, per manifestarmi una particolare "vicinanza" del dottor Di Pietro alla mia parte politica e di simpatia anche nei con¬ Parla il pm Davigo dienza sul caso Fiat

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