Gruppo Fininvest Cambi al vertice
Il titolo Mediaset scivola a piazza Affari Il titolo Mediaset scivola a piazza Affari Gruppo Fininvest Cambi al vertice MILANO DALLA REDAZIONE ni vori del comitato di gestione presieduto da Livolsi mentre il presidente, Aldo Bonomo, continuerà a gestire in prima persona il servizio legale della Fininvest. Che cosa cambia? E perché questo ribaltone in casa Fininvest? «Ci sarà - recita un comunicato - un più razionale e sereno impegno nell'ambito delle funzioni che ciascuno è chiamato a svolgere nell'ambito del gruppo». Al di là dell'ermetismo del linguaggio aziendale, par di capire che da oggi i proconsoli che guidano le società del gruppo saranno sottoposti ad un occhio più attento. La società guidata dalla Sbe, la Silvio Berlusconi editore, si adegua a uno stile di comando più «corto», cioè con meno anelli di passagHHIi gio dal centro alla P-riteria del gruppo. Un passaggio probabilmente inevitabile date le dimensioni della holding, ormai la seconda realtà privata italiana. E, più in particolare, crescono le responsabilità dirette di Marina e Livolsi sul fronte delle partecipazioni più delicate, prima fra tutte la Mondadori, ove il nuovo amministratore delegato, Paolo Forlin, non sembra immune da critiche. La giornata delle grandi manovre al vertice Finivest è stata movimentata dallo scivolone del titolo Mediaset in Borsa. Le azioni hanno chiuso la seduta di ieri a quota 7.340 lire, il 4,05 per cento in meno rispetto a lunedi. Secondo gli analisti, la caduta sarebbe stata provocata dall'emissione a sorpresa del prestito Canal plus convertibile in azioni Mediaset, coordinato da Ubs e Lehman Brothers, ed andato ieri a ruba. Non è infatti chiaro se tratti del segnale di una volontà di cedere l'azienda, nonostante il patto che vincola i soci Mediaset, oppure di una sofisticata operazione di rifinaziamento a prezzi più convenienti della partecipazione. Nell'incertezza, gli operatori hanno venduto. Cresce il ruolo di Marina Berlusconi, cresce quello di Ubaldo Livolsi Ua ieri il gruppo Fininvest fa un altro passo sulla strada della trasformazione da azienda di famiglia a gruppo finanziario, con briglia più stretta sui feudi dell'impero, ovvero le società partecipate. Il nuovo organigramma prevede due nuovi comitati A Ubaldo Livolsi, il manager emergente del gruppo (a lui soprattutto si deve l'approdo di Mediaset in Borsa dove ieri il titolo ha vissuto una giornata difficile sull'onda delle reazioni al prestito convertibile Canal Plus), tocca il controllo più diretto dei flussi finanziari all'interno del gruppo. Da qtiesto momento un suo uomo vigilerà (e riferirà) sull'impiego dei mezzi finanziari in quindici direzioni. E Livolsi potrà disporre di ispettori a prova di fedeltà Non a caso sulle quindici direzioni che dipenderanno da lui, undici saranno guidate da «controller» già nominati ma i quattro «sceriffi» più importanti sono ancora da nominare. Eppurt Ja loro dipenderà il controllo finanziario di Mondadori, Mediaset, Standa e Mediolanum, ovvero la polpa del gruppo che fa capo a Silvio Berlusconi. Il processo di riforma, insomma, è appena cominciato. Ed è destinato a proseguire per un bel po'. Nonostante la forte crescita dell'autorità di Ubaldo Livolsi la Fininvest non perderà comunque la caratteristica di holding familiare. Il nuovo assetto, infatti, coincide con l'ascesa ai vertici di Marina Berlusconi, la primogenita del leader di Forza Italia e vicepresidente del gruppo. Da lei, secondo la nota diffusa dalla holding, dipenderanno la direzione delle comunicazioni e rapporti con la stampa oltre che i rapporti istituzionali e l'organizzazione. Ma Marina Berlusconi parteciperà comunque anche ai la- Manna Berlusco H Manna Berlusconi
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