«Il Premier vedrà il Cavaliere» di Gianni Letta
«Il Premier vedrà il Cavaliere» «Il Premier vedrà il Cavaliere» ROMA. «Ci sarà presto» l'incontro tra il presidente del Consiglio Romano Prodi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Lo ha confermato ieri sera l'onorevole Gianni Letta conversando con i giornalisti nel corso del ricevimento presso l'ambasciata italiana alla Santa Sede, in occasione dell'anniversario dei Patti lateranensi. Anche il sottosegretario alla Presidenza de! Consiglio, Enrico Micheli, avvicinato dai giornalisti sempre in ambasciata, ha espresso la speranza che «prima o poi questo colloquio ci sia». Nel corso della giornata, comunque, il presidente del Consiglio aveva ribadito che con il leader di Forza Italia non erano stati ancora presi accordi per l'incontro. prire con la riduzione di un anno dell'evasione fiscale, che è di circa 240 mila miliardi. Basterebbe il 10 per cento». E con la spesa pubblica fuori registro, che facciamo? «Realizziamo una consistente politica di riduzione degli orari di lavoro, cosi si possono rimodellare tutte le spese per gli ammortizzatori sociali, previdenza, cassa integrazione, indennità di di- ;«/ffH||B|B QUALCHE CONSIGLIO piaccia o no, è leadership. Avrei preferito die nascesse liberale, anziché comunista, ma gli riconosco alcune delle virtù che distinsero gli uomini della Destra storica nei primi vent'anni del Regno. E adesso, dopo i complimenti e gli auguri, qualche considerazione sui pericoli a cui D'Alema dovrà sfuggire. Il rischio maggiore non è nelle trappole e nei trabocchetti con cui i suoi avversari cercheranno di bloccargli la strada. E' nella possibilità che egli si accontenti di un compromesso. Come ogni incarico di grande responsabilità la presidenza della Bicamerale gli conferisce un forte potere di persuasione e d'indirizzo. Ma lo rende al tempo stesso vulnerabile. Come leader di un grande partito e autore di un grande progetto, D'Alema non può accettare che la sua presidenza si [Ansai soccupazione, che in Italia tra l'altro è bassissima. Si spostano delle grandezze economiche, ma sulla base di scelte strategiche. Oggi no, ma domani si può cominciare una discussione sull'età pensionabile. La legge Dini sulle pensioni è sciagurata, non si può innalzare l'età pensionabile in un Paese che ha il 12,5 per cento di disoccupazione, così si ruba lavoro ai giovani». concluda come quella di Aldo Bozzi, Nilde lotti o Ciriaco De Mita. Deve vincere o, almeno, apparire vincitore. Gli avversari lo sanno e cercheranno di sfruttare questa sua debolezza. Sta a lui sfuggire al ricatto. I mezzi non gli mancano. Se gli avversari possono tenerlo sotto tiro, lui a sua volta può ricattare i ricattatori. Vi è a questo proposito, nel suo discorso alla Bicamerale, un passaggio interessante. E' quello in cui ha annunciato che la Commissione si occuperà della legge elettorale. «Dopo la forma di governo e dopo i! Parlamento sarebbe ipocrita - ha detto D'Alema - che non si avesse qui anche una discussione sulla legge elettorale. Certo non è compito di questa commissione, ma penso che legittimamente si possa determinare un indirizzo conseguente alle scelte sulla forma di governo e sulla forma di Stato, nonché sul Bicameralismo». Ha perfettamente ragione. La legge elettorale è una componente fondamentale di qualsiasi sistema politico. Se la Bicamerale se ne di¬
Persone citate: Aldo Bozzi, Ciriaco De Mita, D'alema, Dini, Enrico Micheli, Romano Prodi, Silvio Berlusconi
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