Così Ruini scaccia i giornali dal tempio

Il cardinale contro i mass-media: troppe bugie e deformazioni sull'immagine di Cristo Il cardinale contro i mass-media: troppe bugie e deformazioni sull'immagine di Cristo Così Ruini scaccia i giornali dal tempio E, difficile dare torto al cardinale Camillo Ruini che, ieri, parlando di Gesù Cristo, che è il tema di riflessione per i fedeli in questo primo anno di preparazione al grande Giubileo del Duemila, ha lamentato la deformazione di Cristo e del cristianesimo che viene fatta sulle pagine dei giornali, sui video televisivi o sugli schermi cinematografici. Si suppone, infatti, che Ruini, da cardinale di Santa Romana Chiesa (e con lui naturalmente il Papa e i vescovi e i preti e i pii credenti), conosca bene che cosa significhi dire Cristo e cristianesimo (così come si suppone che un monaco buddista sappia più degli altri chi era Budda, e un sapiente indiano possa illustrare più di ogni altro il significato di tutte le divinità indù) e quindi il cardinale Ruini possa essere buon giudice nel rimproverare ai mass-media la loro ignoranza o la loro leggerezza o la loro perfidia nel rendere deforme la figura di Cristo o la sostanza del cristianesimo. E' anche vero che Cristo, per i cristiani, non viene soltanto spiegato con parole dirette verso l'intelligenza, ma deve essere anche rappresentato nella vita e nelle opere dei credenti, zione di uomini, per la dolcificazione dei rapporti con noi stessi e con gli altri... Benedetto Croce scrisse una volta un articolo, rimasto famoso: «Perché non possiamo non dirci cristiani!». Che bello! Era l'omaggio di un grande pensatore laico al cristianesimo!... Ma che cosa diceva Croce in quell'articolo? Diceva che il cristianesimo è la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuto; «una nuova visione e una nuova interpretazione della realtà» che poi si è sviluppata e ha raggiunto le sue forme più alte con l'Umanesimo, il Rinascimento, la Riforma protestante, con i più grandi filosofi del nostro tempo (Kant, Hegel...). Questa civiltà, che viene chiamata cristiana, è lo sviluppo che l'umanità ha fatto con la forza del proprio pensiero, della propria cultura, sganciata da quei «miti cristiani» che erano all'inizio la divinità di Cristo, la Redenzione, la Grazia... la Chiesa... Non ha torto il cardinale Ruini, naturalmente dal suo punto di vista, a impensierirsi per i mass-media e per la cultura di oggi. soprattutto nella vita e nelle opere dei capi dei credenti, che a tutti devono dare il buon esempio. E su questo punto la storia, anche senza specificare fatti e persone, ci dice che deformazioni di Cristo sono venute anche dall'interno della Chiesa (da cardinali, e naturalmente papi e vescovi e preti e sedicenti pii credenti). Per le quali deformazioni lo stesso Giovanni Paolo II ha decretato che, proprio in vista del Giubileo, si chieda perdono e si faccia penitenza in tutta la Chiesa. La salvezza dei papi, dei cardinali, ecc., sta tuttavia nel fatto di capire infine che queste cose sono il loro peccato e non la dottrina del Vangelo. Detto questo, è abbastanza evidente la contraffazione dell'idea cristiana o delle figure evangeliche che spesso viene fatta non solo nei mass-media, ma anche sul versante della cultura alta. Sarà colpa della leggerezza se le pagine di cronaca dei giornali, o magari anche quelle culturali, si eccitano Il cardinale vicario di Roma Camillo Ruini immancabilmente alle stranezze di qualche fantasioso studioso (in genere anglosassone) quando lancia la scoperta che Gesù Cristo è andato a morire in India o se un qualche regista cinematografico confeziona un film sulla Maddalena moglie di Gesù. Sembra invece una vera impostazione culturale quella di intellettuali o neofilosofi per i quali Gesù è semplicemente un'invenzione, però una splendida invenzione: è inventato per il nostro compiacimento di intrecciare insieme l'umano e il divino, per la nostra consola¬ Domenico Del Rio

Luoghi citati: India, Roma