La Provenza nera di monsieur Le Pen

L'estrema destra avanza cavalcando il vecchio nazionalismo e la crisi dei partiti L'estrema destra avanza cavalcando il vecchio nazionalismo e la crisi dei partiti La Provenza nera di monsieur Le Pen i/ successo elettorale del Fronte spiazza Parigi Con Vitrolles sono quattro i centri controllati dal partito xenofobo Il leader denuncia «la corruzione dei gollisti di Jacques Chirac» . 11 É Jean-Mane Le Pen Il suo partito ha conquistato la quarta città della Francia Nel Paese cresce la preoccupazione distribuisce cibo gratis, ma solo per i clochard indigeni. Come stupirsene? Lo stesso Jean-Marie Le Pen, vestendo a sorpresa i panni dell'esegeta spiegò un giorno che l'evangelica ammonizione ad «amare e soccorrere il nostro prossimo» escludeva per antonomasia i «lontani», vale a dire quanti giungono da Maghreb e dintorni. Aggiungiamoci una parsimonia estrema nel sovvenzionare l'associazionismo sociale e la diffidenza sistematica verso gli «stranieri» - sportivi locali inclusi - e avremo un quadro attendibile di come l'Fn lepenizzi il territorio. Ma dall'Avaro di Molière, l'Estrema Destra lene non ama tale appellativo e persegue volentieri in tribunale i «rei») passa a una straordinario lassismo non appena si trovi in gioco la «sicurezza». Le guardie municipali sono coorti. Le ronde nei quartieri difficili un chiodo (isso. Morale: la delin- PACIFICO GRAN BRETAGNA ^MHHHB^ Un anno fa, solo ora le scuse di Clinton La Chiesa anglicana: idea interessante quenza arretra in media del 10-20%. Bisogna tuttavia aggiungere che dati analoghi sono riscontrabili a Parigi con una maggioranza rpr-udf, e in diversi Municipi ps. Sulla gestione, infine, i pareri divergono. Nessuno scandalo finanziario significativo, per ora. Ma, in cambio, il risanamento economico promesso tarda. Vitrolles ne avrebbe un gran bisogno. Se Catherine Mégret moglie di Bruno - il Numero Due nel Front National - ha sconfitto l'ex sindaco JeanJacques Anglade malgrado l'appoggio fornitogli dalle altre forze politiche lo si deve in larga misura alla sua megalomania amministrativa. Palasport faraonici, spese ingiustificabili. E massicce clientele. Il novello primo cittadino promette rigore ir patriottismo. «Ma le decisioni chiave le prenderà mio marito» dice. Jean-Marie Le Pen esulta. E, con l'abituale lirismo, aggiunge: «Lasciatemi fare una grande "V" come Vitrolles e credere che possa essere la rondinella della primavera francese». Lo davano per cadavere dopo la vittoria gollista alle Legislative nel '93 e l'insediamento chiracchiano sul trono che occupò Mitterrand. Fatale errore. Cresce ad ogni scadenza elettorale, il Front National. E il suo leader si concede persino caustiche frecciate contro l'Eliseo. «Preferirei ci fosse Lionel Jospin» afferma senza tema di scandalizzare le sue truppe. E gli piace denunciare «l'ampia corruzione del partito che fa capo a Jacques Chirac, e magari la sua personale». Parole durissime. Mai nessuno aveva finora apertamente messo in causa l'ex sindaco di Parigi per tangentopoli. Un euforico Le Pen lo fa invece con malcelato tripudio lasciando governo e opposizione scambiarsi fiele sull'ennesimo uppercut che infligge alla partitocrazia transalpina.

Luoghi citati: Bruno, Francia, Gran Bretagna, Maghreb, Parigi, Provenza