«La Kennedy deve rientrare» di Andrea Di Robilant

«La Kennedy deve rientrare» «La Kennedy deve rientrare» Bill Clinton andò a letto con Susan Me Dougal, la sua ex socia in affari? L'ultima puntata dello scandalo Whitewater ruota attorno a questa domanda. E a quella che inevitabilmente la segue, e cioè se la Me Dougal non stia collaborando con la giustizia perché non vuole ammettere che è stata l'amante del Presidente. Nei prossimi giorni Kenneth Starr, il tenace procuratore che indaga su Whitewater, dovrà decidere se ha in mano gli elementi probatori necessari per rinviare a giudizio Bill Clinton. Ma l'accusa appare sempre più indebolita dalla scarsa credibilità di due testi chiavo - Jim Me Dougal e la sua ex moglie, Susan - i quali continuano a contraddirsi a vicenda. La questione da chiarire in questa pasticciata vicenda è se Bill Clinton usò la sua influenza nel 1986, quando era governatore dell'Arkansas, per far avere un prestito illegale dì 300 mila dollari a Susan Me Dougal, ex partner dei Clinton nella Whitewater Corp., una società per lo sviluppo edilizio. In particolare, si tratta di stabilire se Clinton partecipò in prima persona a una riunio- WASHINGTON. Clinton sta per richiamare da Dublino l'ambasciatrice americana Jean Kennedy Smith, secondo il quotidiano britannico Daily Telegraph. La sorella del presidente John F. Kennedy è da sempre invisa agli ambienti conservatori britannici, dei quali il Telegraph rispecchia gli umori, per l'ospitalità concessa a esponenti politici (come Gerry Adams, presidente del partito Sinn Fein) considerati troppo vicini all'Ira, l'organizzazione terrorista che lotta per il distacco dell'Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna. Secondo il giornale, il nuovo segretario di Stato Madeleine Albright è deciso a portare la posizione di Washington su posizioni più in sintonia con quelle di Londra. [Ansa] Roby e Barbara con Chiara e Anna, Fabio e Laura con Nicola e Francesco, Franco e Gianna abbracciano Milli, Chiara, Margherita e Ruggero. Sono vicini con tanto affetto a Milli, Chiara, Margherita e Ruggero Gianna Guido e famiglia. Federico Ferrari e famiglia partecipano al grande dolore di Ruggero, Chiara, Margherita, Milli per l'improvvisa scomparsa di RICCARDO Massimo e Giovanna Prelz Oltramonti si uniscono con affetto al doloro di Milli. Gian dell'Erba partecipa addolorato. Lucio e Malagrazia, Sergio e Sandra partecipano commossi al dolore di Milli e famiglia. Paolo e Barbara con Renato e Marco addolorati si stringono a Milli, Chiara, Margherita e Ruggero. Partecipiamo al vostro immenso dolore. Filippo, Simona, Alessandro, Maurizio, Federico, Francesco, Federico. Affettuosamente vicino a Bianca: veder ridotta la sua pena. Dal reportage del New Yorker: «Mi disse: "Sai, Susan, mi sa che dovrò patteggiare". E io: "Certo, Jim, capisco. Ma non contare su di me"». Susan Me Dougal è in carcere dove sta scontando una pena di 18 mesi per il suo rifiuto di collaborare con la giustizia. Sostiene che l'indagine di Starr è «politica». Il suo ex marito, invece, l'accusa di non parlare per un altro motivo: non vuole far emergere il fatto che lei e Clinton siano stati amanti all'inizio degli Anni Ottanta. «Credo che Susan abbia fatto di tutto per evitare che il loro rapporto venisse alla luce», ha detto Me Dougal al tabloid New York Post. Starr e il suo staff sono ovviamente allettati dalla tesi di Jim Me Dougal: se riuscissero a dimostrare che Susan Me Dougal e Clinton furono effettivamente amanti, il castello dell'accusa diventerebbe improvvisamente molto più solido di quanto non sia in questo momento. Ma Susan Me Dougal assicura che questa è solo un'altra bufala dell'ex marito. Non è mai stata l'amante di Clinton. Anzi, come ha detto al New Yorker (ma con un tono non del tutto convincente): «Sono solo una ragazza di provincia. Una Southern baptist, una battista del Sud. Non potrei mai fare una cosa del genere». La Casa Bianca, natural- mente, rifiuta qualsiasi commento. Ma lo spettacolo che stanno offrendo in questi giorni i coniugi Me Dougal non deve dispiacere troppo al Presidente. Perché a forza di dire tutto e il contrario di tutto, questa strana ex coppia sta spuntando le armi in mano al suo grande accusatore, Raymond Starr. L'impressione è che, a meno di novità clamorose, per Starr sarà difficile chiedere che il Presidente venga processato. A meno che Susan Me Dougal esca dal silenzio in cui si è chiusa, decida di collaborare con la giustizia e confermi le accuse dell'ex marito. ne in cui quel prestito fu discusso. Il Presidente ha già detto sotto giuramento che non era presente. E finora la sua dichiarazione era stata corroborata da Jim Me Dougal. Solo che adesso Me Dougal avrebbe confessato al procuratore Starr di aver mentito e che in realtà Clinton era presente. Lo ha svelato ieri il «New Yorker» in un lungo reportage del premio Pulitzer James B. Stewart. E lo ha confermato la rete televisiva Abc. Ma quanto vale, a questo punto, la parola di Me Dougal? Non solo si contraddice, ma la ex moglie Susan lo accusa di dire le cose che Starr vuole sentirgli dire nella speranza di Andrea di Robilant

Luoghi citati: Arkansas, Dublino, Gran Bretagna, Irlanda Del Nord, Londra, New York, Washington