Il ritorno dell'ex Rasputin di Eltsin
Il ritorno dell'ex Rasputin di Eltsin Il ritorno dell'ex Rasputin di Eltsin Korzhakov eletto alla Duma con l'appoggio di Lebed Aleksandr Korsakhov ex capo della Guardia presidenziale usare insieme le famose valigie, al momento opportuno. Lebed, del resto, aveva dovuto lasciare proprio il seggio di Tuia ora ricuperato da Korzhakov, quando Eltsin lo aveva promosso. L'alleanza, comunque, non sembra di quelle che possano portare grande prestigio al generale Lebed. Tutta la stampa governativa ha rovesciato su Korzhakov un mare di contumelie, facendogli i conti hi tasca dei concerti milionari da lui organizzati per elettori affamati. Dimenticando che Boris Eltsm aveva fatto altrettanto. Non ha funzionato, forse perché Korzhakov ha potuto giovarsi del riflesso russo di simpatia per gli esclusi, o presunti tali. Il candidato locale, sostenuto dal Cremhno, è finito secondo a dieci punti di distanza. Il candidato di Ziuganov, il campione mondiale di scacchi versione Fide, Anatolij Karpov, è finito solo terzo. MOSCA DAL CORRISPONDENTE Così il fuoco pirotecnico rimane per ora in sospeso, non si sa lino a quando. La cosa curiosa - che ha sollevato un mare di ipotesi - è stata il fatto che Korzhakov è stato eletto anche con l'aiuto di Aleksandr Lebed, l'ex segretario del Consiglio di Sicurezza, cacciato da Eltsm 120 giorni dopo il licenziamento di Korzhakov. Come è possibile che l'incorruttibile Lebed abbia appoggiato Korzhakov, che mezza Russia sospetta di essere stato protagonista di alcuni dei più gravi scandali finanziari della nuova Russia? E che l'altra metà sospetta di avere lavorato segretamente per annullare le elezioni presidenziali? Non c è risposta univoca a questa domanda. Probabilmente Lebed, dopo essere stato espulso dal Cremlino dagli stessi uomini che avevano espulso Korzhakov, ha pensato (anzi l'ha proprio detto) che lui e Korzhakov , avendo gli stessi nemici, dovevano essere per forza di cose amici. Magari per Ottiene l'immunità parlamentare utile per affrontare i molti scandali in cui è coinvolto Aleksandr Korzhakov è deputato della Duma, eletto a Tuia con un modesto 26% dei suffragi di un 46% di votanti. Così il «Rasputin» del Cremlino di zar Boris, il confidente, il compagnone di bevute, il capo della guardia presidenziale, il pretoriano, l'amico ai cui amici si concedono licenze privilegiate per importare e esportare petrolio, alcol e tabacchi, che diventa ricco, crea fondi speciali, banche per amministrare le sue ricchezze facendo «girare» i denari così acquisiti, così, si diceva, Korzhakov si è messo le spalle al sicuro acquisendo l'immunità parlamentare. Della quale, con ogni probabilità, avrà bisogno presto. Perché, da quando è stato licenziato dal suo ex amico Boris Nikolaevic, PER IL TR pende sulla sua testa la prospettiva di pagare i conti di quelle ricchezze che gli hanno, tra l'altro, permesso di pagarsi una campagna elettorale a dir poco sontuosa. E perché non appena cercherà di tirare fuori, a sua volta, le valigie di materiali compromettenti contro tutti i suoi nemici (a conùnciare da Ciubais, capo dell'Amministrazione presidenziale) cercheranno di fargliela pagare cara. In ogni caso adesso Korzhakov è relativamente al sicuro, a meno che non dia fastidio anche ai comunisti di Ziuganov, che potrebbero promuovere un impeachment contro di lui, privandolo della carica. Cosa improbabile. Ieri, intervistato nelle strade di Tuia, un piccolo centro a 250 chilometri da Mosca famoso per la fabbrica di pistole, Korzhakov ha gettato il guanto di sfida a Eltsin. «Mi aveva detto: conquistati il posto in politica passando per la porta principale (allusione a non usare la famose valigie, ndr) e io gli ho dimostrato che posso farlo». E che ne farà delle valigie con le registrazioni dei colloqui negli uffici del Cremlino? Korzhakov ha esitato un po' prima di trovare la risposta buona: «Che temano coloro che si aspettano che io le tiri fuori». I MMIt» n.i UGCU LUNEDI tuttO MERCOLEDÌ
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