Strana fine dei nemici di Madrid

L'OMBRA DEI GAL L'OMBRA DEI GAL Strana fine dei nemici di Madrid In 2 giorni eliminati due leader baschi un'«etarra» di medio calibro, José Maria Aranzamendi. «Egin» denunciava domenica scorsa a tutta prima pagina che il «prigioniero politico del movimento di liberazione nazionale basco» era bendato, con le mani ed i piedi legati. Il ministero degli Interni ha dovuto riconoscere che le informazioni di «Egin» erano esatte. «Major (il titolare degli Interni di Madrid, ndr) conferma i nostri dati», titolava ieri il giornale di Età. Però la versione ufficiale del suicidio, suffragata dai periti e dai giudici, è stata silenziata. Tuttavia i dubbi rimangono. I piedi erano legati con i cordoni delle scarpe. Ma in qualsiasi carcere i cordoni delle scarpe vengono sempre tolti al carcerato. La famiglia di Aranzamendi non crede all'ipotesi del suicidio. Il prestigioso «El Pais», ieri, in un duro editoriale, denunciava: «Non è esagerato affermare che la società spagnola è rimasta to convocato dal «Tribunal Supremo» di Madrid per rispondere, insieme a tutto il comitato centrale del braccio politico di Età, della diffusione di un video elettorale che l'organizzazione terrorista basca ha diffuso nelle politiche del marzo scorso. Nessuno, dell'ambiente «etarra» - il 13% dell'elettorato basco -, crede nel suicidio. Secondo quanto ci riferiva ieri sera «Radio Egin», la sua famiglia sostiene che è stato assassinato. E la Ettzaintza, la efficacissima polizia regionale basca, ha ricevuto alle 13 una telefonata anonima in cui una voce maschile comunicava che Aramburu era morto impiccato in casa sua. In serata, in Hegoalde (i Paesi Baschi spagnoli in Euskara), cominciavano i primi incidenti. Molotov, scontri con la polizia. E c'è un altro stranissimo precedente. Venerdì scorso veniva trovato impiccato, nel supercarcere madrileno di Alcalà-Meco, MMADRID ENTRE la Spagna piangeva sull'attentato della mattinata a Granada, alle 14, «Radio Egin», la radio di Età, interrompeva le trasmissioni per comunicare che un importante membro del Comitato Centrale di Herri Batasuna, il braccio politico dei terroristi baschi, era stato impiccato nella sua casa, un villino sito a Mallabia, in Vizcaya, una delle tre regioni basco-spagnole feudo dell'Età. Immediatamente, il sospetto che il «terrorismo di Stato», gli squadroni della morte dei «Gal» (l'ex ministro degli Interni Barrionuevo è stato incriminato per essere stato uno dei fondatori), sia rinato, ritorna ad aleggiare. Aramburu, uno dei più importanti tra i 25 membri del comitato centrale di Herri Batasuna, 40 anni, era un noto sindacalista di «Lab», l'importante organizzazione legale dell'Età nelle fabbriche. Proprio ieri, alle 17, era sta- L'antiterrorismo di Stato ha già ucciso 26 ribelli Un gruppo di guerriglieri dell'Età: tra i separatisti una misteriosa epidemia di suicidi sospetti stupefatta dall'inettitudine del ministero degli Interni. Ai giudici spetta dire l'ultima parola, garantendo i diritti che il nostro Paese concede ai suoi cittadini. Incluso che un medico legale, designato dalla famiglia, faccia l'autopsia». La situazione politica nei Paesi Baschi spagnoli è molto critica. Come sottolineava «El Pais», ogni dubbio favorisce l'Età e le sue organizzazioni. Jarrai, i «cuccioli» dell'Età, hanno, con la scusa del primo «suicidio», messo letteralmente a ferro e fuoco, lo scorso week-end, tutte le più importanti città basche. Bilancio: 30 arresti, 7 feriti, centinaia di milioni di danni. La cosiddetta «Intifada» basca, che dura da tre anni, ha già provocato 60 miliardi di danni. Jarrai, una specie di Autonomia Operaia di Età, terrorizza i Paesi Baschi e la Navarra da due anni, incendiando treni, autobus, banche, case del popolo socialiste e dei democristiani del Pnv, il partito da cui nacque l'Età 38 anni fa, E' un terrorismo «a bassa intensità» che dimostra come Età sia padrona del «suo» territorio. I «Gal», i gruppi mercenari pagati, armati e diretti dal ministero degli Interni di Madrid, uccisero, dall'83 all'87, 26 veri e presunti membri dell'Età in Francia. E i suicidi di venerdì e di ieri, molto sospetti, sono benzina sul fuoco della guerra del Nord, come la chiama «Egin». [g. a. o.] Un tempo intimo del Presidente, millanta valigie colme di registrazioni compromettenti

Persone citate: Aramburu, Barrionuevo, José Maria, Meco, Molotov, Navarra, Pais

Luoghi citati: Alcalà, Francia, Madrid, Paesi Baschi, Spagna