Amministrative voto forse il 4 maggio

Partiti troppo divisi, il governo non intende assumersi la responsabilità del rinvio Partiti troppo divisi, il governo non intende assumersi la responsabilità del rinvio Amministrative, velo forse il 4 maggio E la Consulta spiega il no a 19 referendum ROMA. Il governo è orientato a I luoghi importanti come Mila- I campagna elettorale, per sigla- I Questo secondo appuntamento, I riformatore Marco Pannelli indire le elezioni amministrati- no. Catania e Torino, rischia di re un riatto sulle riforme da fa- nero, è molto meno a rischio che hnlla nome «indeonp» 1 ROMA. Il governo è orientato a indire le elezioni amministratiluoghi importanti come Milano, Catania e Torino, rischia di campagna elettorale, per siglare un patto sulle riforme da faQuesto secondo appuntamento, però, è molto meno a rischio riformatore Marco Pannellache bolla come «indegne» l ROMA. Il governo è orientato a indire le elezioni amministrati- ROMA. Il governo è orientato a indire le elezioni amministrative di primavera il quattro maggio. L'esecutivo, infatti, non intende assumersi la responsabilità di presentare un provvedimento per accorpare queste consultazioni a quelle che si terranno nel prossimo autunno. E questo perché tra le forze politiche ci sono opinioni contrastanti e quindi il governo non ha la benché minima intenzione di suscitare un vespaio di polemiche. Perciò, a questo punto, per il pds e Forza Italia cioè per i due partiti che sostengono la tesi dello slittamento - l'unica strada per tentare il rinvio delle elezioni sarebbe quella di presentare in Parlamento una proposta di legge «ad hoc». Un passo che finora non è stato fatto e che difficilmente si potrà compiere visto che all'interno del Polo come in seno all'Ulivo alcuni partiti (Rifondazione comunista e Alleanza nazionale in testa) sono contrari all'ipotesi di slittamento. E non è un caso che a difendere la prospettiva di un rinvio siano proprio la Quercia e Forza Italia, mentre ad opporvisi siano An e il Prc. Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi hanno tutto l'interesse a veder slittare un appuntamento di questo tipo. Già, perché la campagna elettorale per queste amministrative che interessano capo¬ luoghi importanti come Mila- no. Catania e Torino, rischia di luoghi importanti come Milano, Catania e Torino, rischia di creare un'atmosfera di tensione che potrebbe mettere a repentaglio l'intesa raggiunta tra il cavaliere e il leader della Quercia. Sarebbe infatti un'impresa improba quella di trovare accordi nella Bicamerale mentre si lotta per la poltronissima di palazzo Marino. Di contro, tutti coloro che - come Gianfranco Fini e Fausto Bertinotti guardano con sospetto a quello che definiscono l'«inciucio» tra D'Alema e Berlusconi, puntano ad ottenere le amministrative senza rinvii proprio per rompere quello che Cossutta ha definito domenica scorsa «il duetto d'amorosi sensi». Il clima che si è creato attorno a questa vicenda delle amministrative potrebbe spiegare perché il governo sarebbe orientato a scegliere la data del 4 maggio. Infatti queste elezioni, per legge, devono tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno. Farle nel primo mese possibile non è il caso perché i partiti sono ancora impreparati alla sfida. Ma scegliere una domenica troppo in là nel tempo potrebbe pregiudicare i lavori della Bicamerale, che scadono il trenta giugno. Il 4 maggio, quindi, si presenta come il «giusto mezzo». Dopo quella data Forza Italia e il pds avrebbero di fonte a loro quasi un mese e mezzo di tempo, passati i «bollori» della campagna elettorale, per sigla- re un riatto sulle riforme da fa- campagna elettorale, per siglare un patto sulle riforme da fare. Ma i lavori della Bicamerale passeranno attraverso un'altra scadenza elettorale, quella dei referendum ammessi dalla Corte costituzionale. Proprio ieri sono state rese note le motivazioni con cui la Consulta ha deciso di ammettere undici quesiti referendari e di bocciarne 19. ABOLIZIONE DELL'OBBLIGO DI ISCRIZIONE AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. Si basa sul presupposto che ai cittadini resterebbe la possibilità di adempiere all'obbligo di assicurazione mediante una società privala. Tafe presupposto «non sussiste». QUOTA PROPORZIONALE PER L'ELEZIONE DI CAMERA E SENATO Avrebbe paralizzato il Parlamento per la necessità di ridisegnare i collegi. SISTEMA ELETTIVO DEL CSM Quesito disomogeneo, che unisce questioni «non assimilabili». SMILITARIZZAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA La proposta era in effetti un referendum di indirizzo. DIVIETO DI RICHIESTA DANNI Al MAGISTRATI Quesito ambiguo: non definisce chiaramente la posizione dello Stato nel giudizio di responsabilità. ABOLIZIONE DEL MINISTERO SANITÀ' La materia sanitaria è regolala da principi costituzionali. Questo secondo appuntamento, nero, è molto meno a rischio Questo secondo appuntamento, però, è molto meno a rischio per la commissione. Innanzitutto perché è stata disinnescata la mina dei referendum elettorali, dichiarati inammissibili. E poi perché dei referendum rimasti molti verranno «depennati» strada facendo dal Parlamento grazie ad alcune iniziative legislative che sono già a buon punto. E infatti il leader QUESITI BOCCIATI ABOUZIONE DEL DIPARTIMENTO TURISMO E SPETTACOLO Il quesito non è omogeneo: riguarda disposizioni e parli di disposizioni diverse. RIDUZIONE DELLA PUBBLICITÀ' RAI La proposta non era solo abrogativa, ma anche innovativa e sostitutiva. riformatore Marco Pannelli che hnlla nome «indeonp» 1 riformatore Marco Pannella, che bolla come «indegne» le «spiegazioni tecnico giuridiche» con cui la corte ha dichiarato inammissibili alcuni quesiti, e giudica «la corruzione intellettuale della Consulta più grave della corruzione finanziaria», non pensa tanto alla campagna elettorale per i referendum rimasti in piedi quanto piuttosto alla raccolta delle fir¬ ABOLIZIONE DEI LIMITI ATTUALI PER L'ABORTO Sono coinvolti interessi costituzionalmente rilevanti, come il livello minimo di tutela necessaria e i diritti alla vita e alla salute, nonché b tutela della maternità, dell'infanzia e della gioventù ABOLIZIONE DEL PRA PRESSO LE SEDI ACI Quesito disomogeneo: l'eliminazione del Pro coinvolge una pluralità di soggetti e uffici e una pluralità di funzioni disciplinale da diversi testi normativi. ABOLIZIONE DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIA La soppressione del ministero dell'Industria non può non coinvolgere l'esame delle funzioni od esso attribuite, che invece nella proposta non risultano menzionale. ABOLIZIONE DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA Una proposta identica era aia stata respinta nel M 9 H -iii ATTUAZIONE DIRETTA REGIONALE DELLE DIRETTIVE UE La proposta è in contrasto con la Costituzione 'articolo 5) ' me per farne di nuovi. E intanto le polemiche sulle decisioni della corte si accentrano sulle «presunte pressioni del Capo dello Stato» per far bocciare dalla Consulta il referendum che prevedeva la smilitarizzazione della Guardia di Finanza. A parlare di queste «presunte pressioni» sono i riformatori e il deputato di An Publio Fiori. [m. t. m.] ABOUZIONE DEI MODULI ORGANIZZATIVI NELLE SCUOLE ELEMENTARI Quesito disomogeneo: non è chiaro se il quesito sia contro il modulo come tale o a favore dell'autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche. ABROGAZIONE DELLA FUNZIONE STATALE > DI INDIRIZZO SUGLI ATTI DELLE REGIONI L'argomento riguarda un principio costituzionalmente vincolalo. ABOUZIONE DEL POTERE DIRETTIVO STATALE SULLE MATERIE DELEGATE ALLE REGIONI L'argomento riguarda un principio costituzionalmente vincolalo. ABROGAZIONE DEL DIVIETO ALLE REGIONI DI RAPPORTO CON L'ESTERO La proposta è in contrasto con la Costituzione {articolo 5) LEGAUZZAZIONE DI HASHISH E MARIJUANA La proposta contrasta con le convenzioni internazionali di New York e Vienna, cui lo Stalo Italiano è vincolato.

Persone citate: Berlusconi, Cossutta, D'alema, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Marco Pannella, Massimo D'alema, Publio Fiori, Quercia, Silvio Berlusconi