«Romano tira fuori il coraggio»

LA STRATEGIA DELLA LA STRATEGIA DELLA CONFINDUSTRIA «Romano, tira fuori il coraggio» Callieri: pensioni subito o niente Europa FOSSA ROMA OTTOR Callieri, adesso sulle pensioni può dire un'altra volta, come già successe per lo scoramento dei conti del '96, «noi l'avevamo detto». Magra consolazione, o no? «E' vero, il tema della riforma dello Stato sociale l'abbiamo avvistato da molto tempo. Ora abbiamo avuto la prova: se non si interviene su quel campo, si è considerati inaffidabili e quindi non si è ammessi al Club della moneta unica. Piaccia o no, ma è così, E non perché gli altri governi sono cattivi e la Bundesbank è inflessibile, ma perché per la prima volta stiamo toccando con mano che il progetto di Maastricht mette necessariamente a confronto non solo le cifre del bilancio, ma i sistemi-Paese, le strutture della sicurezza sociale, le condizioni di vita dei cittadini di tutta Europa. Per questo conta tanto l'opinione di quello che io chiamo Herr Schwartz: andate a spiegargli perché lui deve fare certi sacrifici sui suoi livelli di pensione, mentre qui da noi il signor Neri continua a godere dei suoi bravi privilegi, e ad essere responsabile del debito previdenziale che si accumula, e che rende in prospettiva più instabile la moneta unica». Ma come dice lo stesso Kohl alla fine conteranno i criteri, chi li rispetta entra, chi non li rispetta sta fuori... «E' vero, ma stiamo attenti perché dietro questi famosi criteri, sui quali tanto si è ironizzato in questi ultimi tempi, non c'è solo il rispetto dei valori econometrici, ma la convergenza dei sistemi di sicurezza sociale e dell'ampiezza della presenza dello Stato in economia. Anche i criteri, alla fine sono il risultato di una politica, che in Europa non è quella incarnata dalle frange estreme che agiscono in Italia...». Siamo alla solita intemerata contro Bertinotti... «Il problema da noi non è solo Rifondazione, e non è nemmeno nei termini classici della di- «Il gioco di Bertinotti va scoperto del tutto» «Ancora una volta devo dire: avevamo ragione» Sarebbe «il dramma», come dice Prodi. «Non mi avventuro nella facile metafora teatrale. Ma certo le ripercussioni di un nostro mancato ingresso in Europa sarebbero gravissime sul piano sociale, prima ancora che economico. Pensiamo solo a quanta benzina cadrebbe sul fuoco del separatismo della cosiddetta Padania. Ma più in generale, dove sfocerebbe l'enorme frustrazione della gente, per tutti i sacrifici che ha fatto e per tutte le eurotasse che ha pagato inutilmente?». Per dirla con Giorgio Fossa, la classe politica «sarebbe spazzata via». E' così? «Sono un teorico dell'ineludibile forza delle grandi tendenze, e allora dico: dopo mesi di navigazione a vista, per l'esecutivo si avvicina l'ora della grande virata necessaria per fare l'ultimo tratto di mare, il più importante. Serve il coraggio di farla, questa virata». Realisticamente, dottor Callieri, lei crede che il governo di coalizione, contro il quale avete tuonato spesso voi confindustriali per le sue incertezze e per le sue contraddizioni, ce l'abbia questo coraggio? «Sono pessimista sul piano della ragione, ma conservo l'ottimismo della volontà. Se devo essere sincero, visto anche il buon esito della vertenza dei metalmeccanici, sono un po' più incoraggiato di ieri: il ciclo "prova-errore" qualche esito positivo l'ha prodotto, anche se ci ha fatto perdere tempo prezioso. Dobbiamo recuperarlo a partire dal capitolo decisivo, la riforma dello Stato sociale». A settembre, dopo i vostri attacchi al governo, si disse che Confindustria puntava sul governo di larghe intese. Adesso ne parlano tutti, proprio per facilitare il cammino delle riforme per lo Stato e per l'Europa... «Noi non ci abbiamo mai pensato! E poi ognuno dei due lide le stime fatte dal nostro centro studi, cioè 35-40 mila miliardi. Quanto ai contenuti, lo ripeto, urgono i tagli strutturali alla spesa, quindi pensioni, sanità e pubblico impiego. Se fa questo, il governo salva il Paese e gli fa fare l'ultimo tratto di navigazione verso il risanamento, evitando di gettare al vento i sacrifici imposti finora ai contribuenti. Se non lo fa corre rischi terribili, per la sua stessa esistenza». Ullproblema non è solo Rifondazione In questa Italia c'è una componente culturalmente arcaica rispetto al mercato e all'iniziativa che in politica trova radici dappertutto p p U La Germania riuscirà Il Cancelliere Kohl è troppo bravo per fallire lo scopo E augurarsi che in vista dell'arrivo cada il capofila mi pare la speranza deipoveri Dobbiamo agire senza indugi jip

Persone citate: Bertinotti, Callieri, Giorgio Fossa, Herr, Kohl, Prodi, Schwartz

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Roma