«Stato sociale non ascoltate Bertinotti»

Messaggi del Polo alla Quercia e a Prodi. Oggi alla Camera sarà messa in votazione la legge Rebuffa Messaggi del Polo alla Quercia e a Prodi. Oggi alla Camera sarà messa in votazione la legge Rebuffa «Stato sodale, non ascoltate Bertinotti» Berlusconi a D'Alema: riprogettiamolo assieme anzianità - sostiene D'Alema - e chiedere un contributo di solidarietà a tutti i cittadini che sono pensionati senza avere raggiunto ancora l'età pensionabile. Non si tratta di parlar solo di pensioni, dice D'Alema, ma di ridiscutere tutto lo Stato sociale. pds (e presidente della Bicamerale) ha proposto di fare subito alcune riforme, senza però toccare l'impianto della riforma previdenziale varata al tempo del governo Dini. Si può parificare il trattamento tra i dipendenti pubblici e privati per le pensioni di TITOLARI DI PENSIONE ANZIANITÀ' CON ETÀ' ANAGRAFICA INFERIORE APENSIONABILE ATTUALE [TRA PARENTESI LA SPESA ANNUA IN MILIARDI LAVORATORI DIPENDENTI 4 461.000 [1.2,776] PREPENSIONAMENTI VIGENTI A FINE 1995 1980 786 1981 21.551 1982 20.341 1983 25.489 1984 42.428 1985 39.591 1986 37.824 1987 40.667 1988 40.332 1989 29.610 1990 14.242 1991 6.896 1992 44.143 1 1993 3.429 I 1994 11.300 1 1995 12.391 H TOT. 368.683 COLTIVATORI 210.000 A (2.757] ARTIGIANI 150.000 [2.351] COMMERCIANTI 56.000 [873] TOTALE 877.000 [18 ^ Perché il problema non è tanto Bertinotti, quanto «0 rapporto governo-sindacati». Il problema dello Stato sociale - ha poi spiegato D'Alema parlando a Napoli al convegno del pds sul Mezzogiorno - richiede «una riforma che ripartisca le opportunità e che spo¬ sti le politiche di assistenza da quelle incentrate sul maschio adulto lavoratore, e quindi per gran parte nel Nord, a quelle che devono coprire, magari riducendo le garanzie dei garantiti, giovani, disoccupati e donne». Son concetti che ripete da tem- po a voce e per iscritto. Solo che li modula in modo diverso a seconda delle reazioni contro le quali va ad urtare. Ieri D'Alema ha sbattuto contro il «no» di Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil, per quel che riguarda l'eventuale anticipo della verifica sulle pensioni: prima bisogna applicare la riforma Dini del '95. Ma Cofferati conferma la disponibilità a parlare di Stato sociale («come sempre»). Stop anche di Bertinotti a qualsiasi intervento sulle pensioni, anche se si tratta del contributo di solidarietà di chi ha avuto la pensione di anzianità. Mentre Cossutta ha ricordato che Rifondazione comunista non ha mai rifiutato la modifica delle «pensionibaby». D'Alema deve anche tener conto dell'opposizione della sinistra interna del pds a toccare ora le pensioni. Specie adesso che si avvicma il congresso del partito (20 febbraio) e affari interni e affari generali possono formare una miscela infiammabile. «Ci sono molte anime del pds - ha detto il capo dei senatori, Cesare Salvi - e mi lità a parme sempStop ansiasi intanche se solidarietsione di sutta ha zione comtato la mbaby». D'Alemto dell'opinterna dpensioni.vicma il febbraio) generali pscela infite anime dei senat DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DI PENSIONI DI ANZIANITÀ' E PREPENSIONAMENTI Éi INPS LL'ETÀ' DI LIRE] LOMBARDIA 370.221 88.819 PIEMONTE 160.140 73.297 EMILIA ROMAGNA 102.623 22.349 VENETO 91.383 26.637 TOSCANA 55.761 26.943 PUGLIA 43.351 20.253 LAZIO 38.728 14.264 LIGURIA 37.534 25.326 SICILIA 33.783 11.466 FRIULIVENEZIA GIULIA 27.519 12.767 CAMPANIA 16.604 25.663 TRENTINO ALTO ADIGE 13.884 3.845 MARCHE 11.450 5.281 SARDEGNA 7.892 4.567 UMBRIA 7.830 8.143 CALABRIA 4.791 1.951 ABRUZZO 4.183 4.078 BASILICATA 2.252 1.343 VALLED'AOSTA 2.152 2.485 MOLISE 895 334 ^ .757] 5 4 » sembrano tutte compatte nel dire che la verifica sulle pensioni si farà quando è prevista dalla legge, cioè l'anno prossimo come ha chiarito oggi D'Alema». Ma va rilevato che nessuno usa toni ultimativi: né i sindacati, né Rit'ondazione comunista. E che l'accordo di fatto D'Alema-Berlusconi di non minacciare il governo Prodi rende inattuale la partita di chi puntava su un governo di «larghe intese» (Dini). Berlusconi risponde oggi a D'Alema con una lettera al Messaggero, esortandolo a «non ascolt are la sirena Bertinotti» e ripetendo che è pronto al confronto. «E' una occasione da non perduro l'anticipo della Finanziaria '98», ha detto ed ha invitato la suiistra a dare «subito» un segnale di disponibilità «per un reale cambiamento del Paese». Intanto, Forza Italia ha deciso di non ritirare la legge Rebuffa, come avrebbe voluto An le un ampio schieramento trasversale di nostalgici del sistema proporzionale). Quindi, oggi sarà messa in votazione. Alberto Rapisarda Carlo Callieri vicepresidente della Confindustria A sinistra: il presidente Giorgio Fossa schieramenti presenta al suo interno forti contraddizioni. Le soluzioni coraggiose non vengono fuori perché su entrambi i fronti ci sono ostaggi e catturatori. Detto questo, il dialogo tra i poli, se è costruttivo, aiuta». Appunto, sull'anticipo della Finanziaria Berlusconi ha dato la sua disponibilità, a condizione che si tratti sulle misure specifiche. Le pare una richiesta inaccettabile? «Mi pure una richiesta sensata e legittima. Berlusconi fa il suo mestiere di leader dell'opposizione: se il suo consenso è ritenuto rilevante, o magari decisivo, lui ha ragione a chiedere di negoziare sui provvedimenti». Quindi Prodi e i ministri del pds sbagliano a dire no? «Se sono tranquilli, boati loro. C'è da sperare che abbiano fatto bene i calcoli sulla tenuta della loro maggioranza. E comunque, a prescindere da questo, Prodi deve aveiv il coraggio di andare a vedere fino in fondo il gioco di Bertinotti: il governo l'accia le sue scelte sulle pensioni e sulle privatizzazioni, poi vada in Parlamento e vediamo che succede. Anche sul contratto dei metalmeccanici sembrava che Rifondazione dovesse far crollare ii mondo, e invece...». Dottor Callieri, avete litigato di brutto col governo, ora c'è una tregua. Ma siete delusi dall'Ulivo o no? «No, perché non ci eravamo mai illusi. Ma in questo decisivo '97 siame pronti a ricrederci. Dipende rol~ dal governo». Massime Giannini