«Pensioni, il pds non tradirà»

«Pensioni, il pds non tradirà» «Pensioni, il pds non tradirà» Salvi: nessuna rivoluzione fino al '98 Eurostat, l'istituto di statistica europeo, ha mostrato che la spesa sociale italiana è più bassa di oltre 3 punti della media europea. Però noi spendiamo moltissimo per le pensioni, e poco per i sussidi di disoccupazione, per la formazione. Insomma, ha ragione Bertinotti, quando dice cominciamo dai giovani disoccupati? «Le statistiche sono dati di fatto, non hanno nulla a che vedere con Bertinotti. L'Italia ha un disavanzo primario attorno al 4 per cento: è evidente che dovremo riformare lo Stato sociale. Ma proprio questi dati dimostrano che noi non dobbiamo variare la quantità, ma la qualità della spesa. Dobbiamo spostare risorse, mettere fine ai prepensionamenti, dare sostegno alla disoccupazione, alla povertà. Un percorso di riequilibrio, che non può servire a far cassa per il '97». Lei dice che il problema non è Bertinotti, ma il programma dell'Ulivo. C'è anche chi sostiene che forse, prima di fare l'accordo di desistenza, occorreva prospettare a Ri¬ chiama concertazione? No, non possiamo cambiare tutto ciò da un giorno all'altro solo perché c'è qualche banchiere tedesco che fa capire che sarebbe necessario». Oggi si è riunita la sinistra del pds, e si è espressa in modo non diverso da lei, che pure a quella «corrente» non appartiene. «Le cose che le sto dicendo non sono tanto diverse da quelle che in questi giorni ha detto D'Alema. Certo, nel pds ci sono sensibilità diverse. D'altra parte, sarebbe strano se così non fosse». supposti isolandosi o, addirittura, alleandosi con quelli che sono i suoi nemici naturali. Alla paura An reagisce con la tattica della guerriglia su tutto. Accetta di far parte dei «contras», del partito contro, abbraccia la logica del tanto peggio. Per dimostrare che in Parlamento non si può fare niente senza An, Tatarella si propone nella Bicamerale come il paladino delle minoranze, il che tradotto vuol dire difesa del proporzionale. Non si risparmia niente a Berlusconi. Si lancia la candidatura di Mario Segni a sindaco di Roma presentandola come un affronto al Cavaliere. Si nega a Forza Italia la possibilità di rinviare le elezioni amministrative infischiandosene delle difficoltà che il Polo ha a trovare i candidati. 0 ancora, si intavolano trattative con Rifondazione, con i Ccd e magari pure con la Lega per far affondare la legge Rebuffa, cioè un provvedimento che nasce con l'intento di consolidare un sistema elettorale bipolare e che ha già scombinato non poco la maggioranza di governo. Poi, sapendo che un'operazione del genere fa a pugni con la logica, Tatarella mette in giro la voce che di quella legge al Cavabere importa poco e niente. E qualcuno al sobto ci crede. E già, per colpire Berlusconi, per lanciargli un segnale, An può anche stipulare per un momento le alleanze più assurde. Cossutta e Bertinotti vanno benissimo anche se puntano al ritorno proporzionale, cioè ad un sistema elettorale fatto apposta per assecondare la prospettiva che An teme di più, la rinascita del Centro. Come pure si possono aiutare Mastella e Casini, cioè i nemici giurati della Rebuffa ma anche i veri teorici di un nuovo governo che isoli le ali. Colpire, quindi, sempre e comunque qualunque dialogo tra D'Alema e Berlusconi rifiutando ogni invito a parteciparvi, a farne parte. Paradossalmente, Fini rischia di comportarsi come Bertinotti sull'altro versante: mentre quest'ultimo non accetta nessuna trattativa sullo Stato sociale, il presidente di An rifiuta ogni compromesso sulle riforme. Così Alleanza nazionale, invece di ricoprire nel Polo lo stesso ruolo che ha il pds nell'Ulivo, sceglie la parte di Rifondazione. E a lungo andare questo orientamento potrebbe rivelarsi fatale: chi rifiuta la trattativa per una scelta ideologica, si autoemargina; chi rifiuta per principio la mediazione dimostra di non avere l'attidune a governare. Di questo passo non si va verso una Fiuggi 2, ma si torna al Msi. IL DISCO INCANTATO fondazione, la paura dell'emarginazione, di essere «abbandonati» per l'appunto all'opposizione, si impossessa di Fini e dei suoi. A nulla vale che Berlusconi dimostri calcoli alla mano - come è avvenuto nell'ultimo incontro gastronomico con il presidente di An -, che Forza Italia non può sostenere una consultazione senza il principale alleato. Né che lo stesso D'Alema faccia sopere al leader di Alleanza nazionale, tramite Giuseppe Tatarella, che neppure lui è interessato al cosiddetto «taglio delle ali». Niente da fare: il terrore si impossessa dello stato maggiore di An e, ovviamente, gli errori si moltiplicano. Così al «complesso dell'abbandono» si aggiunge, inevitabilmente, la «sindrome Tafazzi», per riprendere l'immagine di un personaggio che ha avuto fortuna sul piccolo schermo qualche anno fa: sembra quasi, infatti, che Fini si diverta a percuotersi da solo il basso ventre, che ci trovi gusto a farsi del male. Invece di adoperarsi per spazzare via il rischio di essere emarginato, ne crea i pre¬ Augusto Minzolani fondazione l'eventualità di una riforma dello Stato sociale che ci permettesse di entrare in Europa. «Bertinotti è un problema, da mille punti di vista, ma non in questa fase. Le ripeto che tra l'Ulivo e il Polo l'impostazione è diversa proprio su questo tema. E l'affermazione elettorale dell'Ulivo è avvenuta proprio su questo. Quello dello Stato sociale è un tema sul quale la sinistra deve rimanere sinistra. Altrimenti, è inutile parlare di bipolarismo». Antonella Rampino NUDI AL 2000 prio questo volevo! Non sai quanto mi sarà utile... - Il cuore dell'utilità è la persecuzione dell'altro. La povera ragazza avrà moltiplicato la sua capacità di perseguitare e di accogliere persecuzione, disturbando ambienti, luoghi privati e pubblici. - Dove ti trovi adesso? - - Sono a Cesena, tesoro, alle sette meno un quarto sarò a Erzerum: ti chiamo appena arrivo! - Ma non se la caverà con così poco. Tra Cesena e Erzerum sarà chiamato quaranta volte. - Dimmi dove ti trovi... - - Sono fermo all'autogrill del Pireo. - - Che tempo fa lì? - - Caldissimo. Si fanno già i bagni nel petrolio! - Mirabili conversazioni. Davvero un regalo che accresce la felicità del Mondo. Che squallore, prima di quel regalino, la vita... - Che cosa stai facendo? - - Sto tirando le cuoia, carina. Sono in coma profondo... - - E quando arrivi? - - Sono arrivato. -

Luoghi citati: Cesena, Erzerum, Europa, Fiuggi, Italia, Roma