la dolce ragazza che la gente ama di Marco Ansaldo

la dolce ragazza che la gente ama la dolce ragazza che la gente ama Una simpatia cominciata con l'urlo di Albertville aver mai visto una foto Non ha strillato per le critiche, non ha cambiato il suo caratteri; per le vittorie che ha colto. Non ha imprecato per gli infortuni. Se n'è fatta una ragione e ha lavorato per diventare più forte di prima. Alla gente, anche a chi non segue lo sci, il personaggio piace perché non lo vede irraggiungibile: ha avuto un po' di buona e di cattiva sorte, com'è nella vita degli esseri normali, ha ricevuto un talento ma ha pagato per questo. Anche nei momenti di tensione che ha vissuto nei giorni del Mondiale la Compagnoni è rimasta ancorata a un mondo fatto di quadri naif, di cartoncini augurali dipinti a mano, di risposte sincere. «La calma è il segreto per vincere» ha detto consegnando il testimone del Mondiale a Tomba, che arriva oggi al Sestriere con la speranza di imitarla. Per una volta, senza poterla superare. CSESTRIERE OMPAGNONI era nel cuore della gente prima ancora che facesse straripare il talento per i pendii del Sestriere: ieri c'erano venti mila persone a guardarla dal vivo e qualche milione a seguirla in tv, come è raro che accada in Italia per una donna che non sia Naomi o Claudia Schiffer. E' un feeling che arriva da lontano, dalla memoria delle disgrazie che trasformano una persona in una persona simpatica. Febbraio '92, Albertville: scende in gigante il giorno dopo aver vinto l'oro olimpico nel SuperG, il primo successo in una grande manifestazione. Ad una curva cade, si accascia con il ginocchio a pezzi. L'urlo penetra nelle case degli italiani con un nitore insolito e lacerante. Lei, il giorno dopo, sorride. Ieri, ripensando a quelle ore, Deborah ha ricordato che si sentiva comunque febee di avere vinto almeno una volta nella vita. La sofferenza le pareva il prezzo E' raro che in Italia ci si entusiasmi tanto per una donna Ma ci ha conquistato con la forza e il sorriso Per Debby, tifosa della Juventus, anche I complimenti di Bettega rebbero conoscere», ha detto dopo quest'ultimo trionfo. Confrontandola con Tomba e la sua vita via Internet, oppure con tanti calciatori (Vialli: «In Inghilterra sto bene perché i tifosi e i mt.-lia non mi stressano») pare un miracolo che ci sia ancora chi accetta accettabile di quella fortuna. Da quel sorriso è cominciato tutto. Il resto l'hanno fatto la bravura, la dolcezza, la disponibilità. «La popolarità non mi crea problemi, mi dispiace soltanto di non avere il tempo sufficiente da dedicare a tutti quelli che mi vor¬ il contatto con la gente come parte naturale del proprio retribuitissimo lavoro. In 5 anni Deborah ha vinto molto e si è concessa il giusto. Non ha occupato le cronache con gli amorazzi, tanto che del suo fidanzato, un ex pallanuotista di Bormio, non ci pare di Carlo Coscia Marco Ansaldo

Persone citate: Bettega, Carlo Coscia, Claudia Schiffer, Compagnoni, Tomba, Vialli

Luoghi citati: Bormio, Inghilterra, Italia, Sestriere