Flaiano, un marziano al cinema di Ennio Flaiano

Flaiano, un marziano al cinema Flaiano, un marziano al cinema «Sullo schermo Caino persuade, Abele annoia» kobsòn, / la metonimia e il significante, / Claude Lévi-Strauss and Sons, / il diacronico e il commutante? / Perché t'angoscia la differenza / tra fonetica e fonologia. / E non puoi vivere senza / Barthes e la semiologia?». Li cogliamo subito i gusti di Flaiano. Fin da quando è critico in erba. Cerca la vivacità, il ritmo, le battute. S'emoziona quando scopre Macario, che fa divertire a colpi di paradosso in Imputato alzatevi! Accanto ad Assia Noris, nota Campanini e scommette sul suo futuro. Negli Anni 40, quando la retorica bellica impregna l'Italia, si può permettere un'apologia davvero ir- riverente del documentario, scherzando sulle imprese dei nostri soldati in Abissinia. Sempre nel '40, quando con l'America occorreva essere cauti, si esalta per Ombre rosse un «film americano dove per la prima volta non si lasciano a Dio le cure della vendetta morale»: John Wayne ammazza i tre avversari; la donna di facili costumi si sposa; e il bravo dottore alcolizzato «seguiterà» ad ubriacarsi. Dopo la guerra esalta il Visconti d'Ossessione, non quello di La Terra trema; ammira il cinema italiano rinascente e quello americano ritornante. Sempre fedele all'assunto che «anche i delitti devono campa¬ Ennio Flaiano

Persone citate: Assia Noris, Barthes, Campanini, Flaiano, John Wayne, La Terra, Macario, Strauss, Visconti

Luoghi citati: Abissinia, America, Italia