La «mortale» serietà delle maschere

La «mortale» serietà delle maschere La «mortale» serietà delle maschere Ma il duca aggiunse che tanta severità non doveva applicarsi agli scolari: fino all'età di quindici anni, i ragazzini che andavano a scuola potevano travestirsi, col permesso del maestro, purché ovviamente non portassero armi e non approfittassero della maschera per compiere prepotenze. I bambini che in questi giorni di Carnevale affollano le strade, travestiti da moschettieri o damine del '700, sono gli ultimi beneficiari di quell'indulgenza; e rinnovano senza saperlo un rito antichissimo e controverso. Mascherarsi, per i nostri antenati, era una cosa mortalmente seria, e l'avverbio non è scelto a piani), tra il '39 e il '71, tra Film e l'Espresso, tra il Mondo e il Corriere della Sera. Flaiano, tra graffi e genio, si mostra cinefilo. Vagola degl'Atlantide di Pabst a Frank Capra, da Orson Welles a Mattoli. Ascolta i fischi, i lazzi, i sospiri. I commenti delle signore che «adorano Viarisio, pendono per De Sica, trovano canaille Falconi e distinto Tofano». Frequenta i cinema di terza visione perché a cavallo degli Anni 40 lì s'infrattano capolavori stranieri. Mentre nel '48 l'Italia scende in piazza per le elezioni, lui scandaglia le sale semideserte per scoprire l'ultimo arrivo da Hollywood. Non ha mai la puzza sott~> il naso. Guarda lo schermo da spettatore partecipe. Plaudendo una gag, biasimando il senso di vertigine che ti mette addosso 14" ora di Hathaway. Sapendo che il cinema è cinema. Non messaggio. Non fredda elucubrazione. Come dimostra nell'attentato in rima al semiologhese: «Perché ami tanto Ja- caso, come vedremo; non c'è affatto da stupirsi che i governi prendessero la faccenda così sul serio, moltiplicando le proibizioni e le gride, e che alla fine siano riusciti a rendere innocue le mascherate carnevalesche, riducendole a un gioco da bambini. Nell'Europa dei secoli andati, invece, i protagonisti del Carnevale non erano i bambini, ma i giovani: e già questo spiega perché la festa assumesse così facilmente connotazioni violente. A mascherarsi erano gli studenti, gli apprendisti, i garzoni: tutti maschi s'intende, nel pieno delle forze, carichi di voglie e di frustrazioni, ma al tempo stesso tendenzialmente gregari. Raccolte in volume le r

Persone citate: De Sica, Falconi, Flaiano, Frank Capra, Hathaway, Mattoli, Orson Welles, Pabst, Tofano

Luoghi citati: Europa, Hollywood, Italia