Aprire il bubbone per evitare stragi

Aprire il bubbone per evitare stragi Aprire il bubbone per evitare stragi itori sanno a loro are oco» caccia di vita, e al numero uno spetta più vita. Se la vita è donne, il numero uno avrà più donne, cioè più ragazze. E' il primo che deve sistemarsi. Anche le ragazze lo sentono. Se un gruppo di ragazzine gira intorno al gruppo di ragazzini, puntano anzitutto sul capo: il richiamo viene da lui. Anche il gruppo di i-agazzino e gerarchizzato, in alto sta la più sexi. Noi questi giochi li scopriamo adesso, ma le ragazzine di quel paese del Mantovano li conoscono certamente da tempo: sono esibizioni di superiorità che, in questa età, vengono inventate soprattutto come richiamo, da un sesso all'altro. Lo abbiamo visto anche negli altri giochi mortali, e non ci abbiamo ragionato abbastanza: i gruppi che tirano sassi sono composti di maschi ma ci sono sempre delle ragazze. Che se ne stanno in disparte, non partecipano, non sono colpevoli, se non di tacere. Ma in profondità molto in profondità, nella psicologia contorta e malata del gruppo, chi ci resta secco, in questi giochi, è una vittima offerta in sacrificio a loro. E allora, tacere? Se non si interviene, con la notizia, con l'allarme., questi giochi vanno avanti non solo fin che ci scappa il morto, ma bel oltre: perche il mono sarà la prova dell'importanza, della grandezza del gioco. Cosi grande, da valere più della vita. La soluzione non sta nel «seppellire» queste verità, perché se le lasci sepolte continuano fermentare, come un bubbone. Sta nell'aprire il bubbone, e spurgarlo. Nessuno dei genitori di quel paese; del Mantovano sapeva finora cosa fanno questi ragazzini, con le loro moto. E' bene che lo sappiano. Perché qualunque cosa succeda, omicidio o suicidio, sono loro, i genitori, che lo compiono. Non stanno dietro di noi, per imparare. Siamo noi che dobbiamo seguirli per venire a conoscenza di questi giochi mortali, e stroncarli subito. Nel Mantovano lo praticano così, come leggete in

Persone citate: Mantovano