Russia, la strage nella sauna

Russia, la strage nella sauna Russia, la strage nella sauna Undici giovani (4 ragazze) uccisi a coltellate MOSCA Il raccapricciante delitto si è consumato in una banja, in una sauna russa dove il gruppo dei giovani aveva deciso di concludere la notte. Prima c'era stata una sera di allegria, tanta musica e tanta vodka. Poi si era deciso di smaltire i vapori alcolici in quelli della sauna, frustandosi con fasci di betulla e facendo di tanto in tanto un tuffo nella neve. Che cosa sia accaduto dopo nessuno di loro potrà raccontarlo. Quando i poliziotti hanno sfondato la porta della sauna maledetta, tre giovani erano ancora vivi, ma agonizzanti. Gli altri erano già morti, stesi per terra in condizioni raccapriccianti. Tutte e undici le vittime infatti sono state massacrate a coltellate. Ma non si è trattato sicuramente di una rissa tra ubriachi: ognuno degli undici malcapitati, dopo essere stato crivellato di coltellate, ha ricevuto anche un colpo di grazia alla testa, con una pistola. Circostanza che fa pensare gli inquirenti ad assassini professionisti. L'ipotesi della polizia è che si sia trattato di un regolamento di conti mafioso. Un fenomeno che fa parte della quotidianità delle città russe. Il caso di Nizhnij Taghil si distingue però per il numero delle vittime e la ferocia con la quale sono state eliminate, incluse le ragazze. Ma perfino il Moskovskij Komsomolez ne ha riferito con appena poche righe, in mezzo ad altre notizie di una giornata russa, raccapriccianti nella loro orribile banalità: la cattura di un uomo che ha violentato un centinaio di moscovite, l'arresto di un soldato di leva che aveva ucciso le sue due nonne per 20 mila lire, il direttore di un negozio di frutta e verdura ucciso da una bomba sotto casa. NOSTRO SERVIZIO Una scena che ha impressionato perfino la polizia: undici giovani corpi nudi, fatti letteralmente a pezzi, stesi per terra in pozze di acqua e sangue. E' accaduta sabato scorso, la strage che segna un nuovo triste record nell'ondata di violenza che ha investito la Russia. L'episodio, riferito ieri dal quotidiano Moskovskij Komsomolez, è avvenuto all'alba di due giorni fa a Nizhnij Taghil, un grosso centro metallurgico nella regione degli Urali, una di quelle città dove disoccupazione, squallore, inquinamento e povertà formano un cocktail di disperazione e spesso esplodono nella violenza più assurda. E così che mani sconosciute, ma sicuramente spietate, hanno fatto undici vittime, tra cui quattro ragazze, tutti giovanissimi, sui vent'anni. AnnaZafesova

Luoghi citati: Mosca, Russia