Un deputato della Lega fermato dai carabinieri

Mantova, diverbio alla sfilata di Carnevale Mantova, diverbio alla sfilata di Carnevale Un deputato della Lega fermato dai carabinieri Lungo assedio di militanti alla caserma L'onorevole Ce accusa: mi hanno picchiato CASTEL GOFFREDO. Un pomeriggio in caserma per l'onorevole leghista Alessandro Cè. Un equivoco, sicuramente. Ma l'episodio ha creato un «caso»: un centinaio di militanti, con bandiere e striscioni, ha assediato la caserma dei carabinieri di Castel Goffredo. Il deputato della Lega nord Alessandro Cè, 42 anni, medico-dentista di Gussago, era «trattenuto» insieme a moglie e figlioletta di sei anni. Il parlamentare aveva chiesto ai carabinieri in servizio durante la sfilata dei carri allegorici di far uscire dal percorso alcune persone, tra le quali bambini, ma nella confusione è nato un diverbio. I militari hanno portato il deputato bresciano in caserma. Subito l'edificio è stato circondato da gruppi di leghisti che urlavano slogan: «Fuori i padani dalle prigioni italiane», «Cè libero». Una bandiera bianco-verde della Padania è stata «issata» sulla cancellata della caserma. Il senatore Tabladini ha ricevuto una chiamata e ha cercato di far intervenire il Comando generale dell'Arma: «Nei confronti della Lega c'è un clima di intimidazione - tuona - andrò sino in fondo». L'on. Borghezio ha an- II deputato legh II deputato legh a Alessando Cè nunciato un'interrogazione. Poco prima delle 21 la porta della caserma si riapre. L'onorevole si sfoga: «Mi ero già qualificato quando ho ravvisato una situazione di pericolo. I carabinieri non mi hanno preso sul serio. Allora ho aggiunto "scusate se c'è bisogno che vi dica che sono un onorevole, ve lo dico". Mi sono visto aggredire da un carabiniere, spintonare e colpito con pugni allo stomaco. Durante il tragitto hanno continuato. Una volta arrivati in caserma sembrava che tutto si dovesse risolvere in un "mi scusi" e la cosa mi ha infastidito perché mi sono calato nei panni del cittadino qualunque che veniva trattato così. Ho chiesto anche al maresciallo che fosse stilato un verbale di quanto era successo». Amara la conclusione: «La mia bambina, vestita da principessa, ha trascorso il Carnevale in caserma. Così viene trattato un cittadino. Denuncerò i carabinieri alla Procura». I carabinieri si sono limitati a segnalare telefonicamente l'accaduto al sostituto procuratore presso la Pretura, Giuditta Silvestrini. [p. cav.] ista IN BREVE D'ALEMA AL CARHEVALL II segretario del pds, Massimo D'Alema, ha assistito ieri alla sfilata dei carri di Carnevale a Gallipoli, dove ha passato l'intera giornata lontano dagli impegni politici. D'alema ha trascorso il pomeriggio tra gli amici del suo collegio elettorale fermandosi spesso a chiacchierare con la gente e lasciandosi fotografare con i «carristi» e con gruppi mascherati. Ha quindi assistito sul palco delle autorità alla sfilata di 22 gruppi mascherati e di cinque grandi carri allegorici grotteschi intitolati «Grane padane». E ieri, durante il Carnevale di Viareggio, a sorpresa gli altoparlanti della fondazione Carnevale hanno annunciato la manifestazione prevista per sabato prossimo, davanti al carcere di Pisa dove sono rinchiusi Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio PietroStefani. Subito dopo, il radiocronista ha ripreso la descrizione dei grandi carri. ANSA, ANSELMI DIRETTORE. Quarant'anni di lavoro all'Ansa e sette anni di direzione nella lunga e brillante carriera di Bruno Caselli, che proprio ieri ha firmato il notiziario dell'agenzia per l'ultimo giorno. Da oggi la responsabilità dell'Ansa è stata assunta dal nuovo direttore Giulio Anselmi, già direttore del Messaggero, la cui nomina era già stata annunciata. Massimo D'Alema SENTENZE SUI REFERENDUM. La Corte Costituzionale Giulio Anselmi depositerà oggi le sentenze sui trenta referendum, di cui solo undici sono stati dichiarati «ammissibili». Sembra che con un'unica decisione la Corte spiegherà l'inammissibilità delle due proposte referendarie sulle leggi elettorali della Camera e del Senato (abolizione della quota proporzionale del 25 per cento). Il presidente della Consulta, Renato Granata, interpellato a proposito di presunte pressioni esercitate dal Capo dello Stato ha dichiarato: «La notizia pubblicata dal quotidiano Il Tempo circa telefonate che il presidente della Repubblica mi avrebbe fatto per "raccomandare la bocciatura del referendum sulla Guardia di Finanza", è assolutamente falsa». (r. i.]

Luoghi citati: Alessando, Castel Goffredo, Gallipoli, Gussago, Mantova, Viareggio