la paralisi fa tappa alla posta

Tutti gli uffici chiusi per l'intera giornata: niente corrispondenza e pagamento delle pensioni Tutti gli uffici chiusi per l'intera giornata: niente corrispondenza e pagamento delle pensioni la paralisi fa tappa alla posta Dopo i ferrovieri oggi sportelli sbarrati condo gli accordi presi con i sindacati. Stazioni semideserte, dunque, con il solito spettacolo di turisti stranieri ignari, di militari alla ricerca d'un treno, dei «malinformati» alla caccia d'un convoglio-fantasma. L'Alitalia aveva rafforzato i suoi Treni fermi e stazione mattina alla Centrale di lo sciopero de IL CALENDARIO DEGLI SCIOPERI 11 FEBBRAIO Dalle 21 alle 6 di mercoledì 12 sarà la volta dei ferrovieri dell'Unione capistazione (Ucs) Dalle 21 alle 21 di mercoledì 12 sciopero del personale di esercizio (Fisast Cisas) Otto ore i macchinisti del Comu Per l'intera giornata del 12 la Fisast ha proclamato anche l'agitazione del personale degli uffici 15 FEBBRAIO Dalle 21 alle 21 di domenica 16 febbraio seconda giornata di astensione dal lavoro indetta dalle federazioni dei trasporti di Cgil, Cisl e UH e da Comu, Fisafs e Sma 19 FEBBRAIO Dalle 21 alle 21 di giovesecondo giorno di protesdetto dall'Ucs 23 FEBBRAIO Dalle 21 alle 21 di lunedì 24 febbraio tornerà a scioperare anche la Fisast, che ha in programma una terza agitazione per P8 marzo con le stesse modalità delle precedenti agitazioni dì 20 ta in deserta ieri i Milano per ei ferrovieri giorno intero, da domani sera alle 21 ) per culminare in altre 24 ore di blocco totale di nuovo fra sabato e domenica (sempre dalle 211. POSTt Chiusura totale, oggi, dei 14 mila uffici postali. Lo sciopero é stato proclamato dai sindacati confederali ed autonomi che denunciano la mancata applicazione del contratto, lamentano una situazione di «collasso» e paventano altri tagli di personale (10-20 mila posti, oltre ai 50 mila negli ultimi quattro anni) dopo la riduzione di duemila miliardi all'Ente Poste decisa nella Finanziaria. «I lavoratori sono .stanchi di essere i soli a pagare il risanamento» accusano i sindacati di categoria. E ricordano la montagna di riposi compensantivi e di giornate di ferie non usufruite dal perennale. Inoltre, secondo loro, rispetto ad altre società pubbliche (Enel, Ferrovie, banche), i dipendenti delle Poste hanno migliore produttività e un costo del lavoro inferiore. In realtà, anche per il '96 il bilancio rielle Poste si è chiuso con un pesante deficit: circa 700 miliardi. E pure nel '97, il trend continuerà ari essere gravemente passivo. Ma «senza investimenti, l'azienda muore» lamentano i sindacati. Il proliferare di servizi postali «privati», però, è la prova inequivocabile che, cosi come sono, le Poste non funzionano. E secondo una denuncia del Movimento federativo democratico, dopo un'indagine fra gli utenti, negli uffici postali si fanno lunghe file in piedi davanti a sportelli per un terzo perennemente chiusi, senza macchinette per distribuire i numeri d'ordine, senza sedie e con barriere architettoniche che rendono diffìcile l'attesa di anziani e disabili. collegamenti, specie nelle tratte da e verso le isole. Anche con tariffe scontate su tutto il territorio nazionale, secondo i programmi di promozione, per ovviare ai disagi dei viaggiatori. Ma naturalmente solo ima minoranza ha potuto usufruire di quest'offerta aggiuntiva. A provocare la dura e generalizzata replica sindacale è stata la rottura delle trattative sulla cosiddetta «direttiva-Prodi», il progetto di risanamento dell'azienda ferroviaria studiato dal governo che secondo le centrali sindacali si risolverebbe invece in uno «smembra¬ mento», con nuovi «tagli» del personale (oltre ai 50 mila esuberi degli ultimi 7-8 anni) e conseguente peggioramento del servizio e della sicurezza. Il fronte sindacale è compatto. Anche il leader della Cgil, Sergio Cofferati, pur condividendo la ne¬ cessità di «risanare» le ferrovie, avverte Prodi che «non si governa con i diktat». Ma si confida in una ripresa delle trattative, domani, in grado di scongiurare la scia di agitazioni già proclamate fino a domenica 23, a cominciare dallo sciopero dei capistazione Ucs (per un

Persone citate: Sergio Cofferati

Luoghi citati: Milano