Uccide la moglie perché gli nega la separazione Una vicina di casa ha smascherato il «delitto perfetto»

Uccide la moglie perché gli nega la separazione Uccide la moglie perché gli nega la separazione Una vicina di casa ha smascherato il «delitto perfetto» MILANO. Assassino: un ladro, uno dei tanti che da qualche settimana sta terrorizzando gli abitanti di Sovico, un paesino brianzolo alle porte di Milano. Vittima: Pinuccia Radaelli, una casalinga quarantasettenne che viene trovata uccisa nella taverna della sua villetta a tre piani di via Partigiani 14 a Sovico. Movente del delitto: la paura del ladro di essere scoperto dalla proprietaria di casa che è tornata all'improvviso. Non mancava proprio nessun ingrediente perché fosse un delitto perfetto. Carlo Luigi Riva, 45 anni, imprenditore di Carate Brianza, il marito della vittima, lo aveva studiato per giorni a tavolino per essere sicuro di non commettere errori. L'uomo sapeva che nella zona c'era una banda di ladri che da qualche settimana stava svaligiando gli appartamenti. Quale occasione migliore per commettere il delit¬ to? Ma alcuni particolari lo hanno tradito. L'uomo aveva chiesto a Pinuccia Radaelli prima delle feste natalizie la separazione. La donna aveva tentato di prendere tempo ma il marito non voleva aspettare. L'unico desiderio era quello di tornare libero e di farsi una vita con l'amante, una ragazza di 32 anni con la quale aveva una relazione extraconiugale da due anni. Carlo Luigi Riva si era creato l'alibi per l'ora del delitto. Era andato in banca, la videocassetta della televisione a circuito chiuso lo aveva ripreso alle 9,12; era stato poi visto dai suoi dipendenti nell'azienda di Carate Brianza ed era andato a trovare due clienti. L'unica possibilità per incastrare il marito della vittima poteva essere quella di conoscere l'ora esatta della morte. L'autopsia non avrebbe mai potuto essere così precisa e Carlo GENOVA. Nel '96 il numero delle separazioni ha superato il 50 del cento dei matrimoni celebrati in Liguria. E' uno dei dati della relazione di Monsignor Paolo Rigon vicario giudiziale che ha tenuto in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico regionale ligure. In Liguria come altrove i matrimoni registrano un'alta «mortalità»: aumentano invece le famiglie irregolari per la Chiesa. «Non ci sono dati statistici - ha precisato il vicario giudiziale - ma è probabile che il numero complessivo sfiori il 40 per cento delle famiglie ì "tradizionali"». I dati: nel '96 sono state avanzate al tribunale civile di Genova 3.720 istanze di separazioni, 493 in più rispetto al '95. Al tribunale ecclesiale ne sono pervenute 130 rispetto a 103 dell'anno precedente. I pronunciamenti: 95 in prima istanza, ossia introdotte in Liguria (diocesi di Genova,

Persone citate: Carlo Genova, Carlo Luigi Riva, Paolo Rigon, Pinuccia Radaelli