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«Gli anabattisti del comunismo» «Gli anabattisti del comunismo» «La corruzione dilaga ancora» FRANCOFORTE. «All'inizio Bertinotti e i suoi sembravano don Chisciotte e Sancho Panza, relitti di un'epoca tramontata che, perduta la ragione, si ostinano a combattere contro i mulini a vento». Ma il partito della rifondazione comunista è oggi il quarto d'Italia e, soprattutto, i suoi 35 deputati sono indispensabili al governo Prodi. A Rifondazione, agli «anabattisti del comunismo», era dedicato ieri il commento in prima pagina della Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Solo le misure di risanamento che incontrano il favore di Bertinotti possono essere convertite in legge», scrive il corrispondente dall'Italia, HeinzJoachim Fischer. E a Roma «non passa giorno senza che si consideri il modo di soddisfare i desideri di Bertinotti», «un partito che punti sulla protesta sociale non dovrebbe essere condannato all'estinzione?», si chiede ancora Fischer. «Non in Italia», è la risposta. Fischer conclude: «La situazione oggettiva è grave». [AdnKronos] CATANZARO. Il sostituto procuratore della Repubbhca di Milano Gherardo Colombo, parlando ieri pomeriggio con i giornalisti a margine di un incontro con gli studenti del liceo Galluppi, promosso dall'associazione Riferimenti, presieduta da Antonino Caponnetto, ha detto di non vedere, a distanza di cinque anni dall'avvio di Mani Pulite, «segnali forti di una volontà di mostrare inaccettabile un metodo come quello della corruzione». Colombo ha difeso l'operato del Pool. «L'immagine di questa indagine, qualche volta, esce deformata - ha aggiunto -. Ad esempio, l'uso della custodia non è mai stato eccezionale: su oltre 4.000 indagati la misura è stata applicata in 700-800 casi». Rispondendo a una domanda sui collaboratori di giustizia, ha detto che non si scandalizzerebbe se venisse introdotta qualche modifica nella legge sui pentiti, «purché non sia di impedimento all'uso di un canale di informazioni che è importantissimo». [Ansa]