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Corticchiq, nuove accuse Corticchiq, nuove accuse Ordine di custodia da Milano «Voleva incastrare Di Pietro» Tiziana Parenti parlamentare di Forza Italia ed ex magistrato nel pool Mani Pulite l'obbligatorietà». MILANO. Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. E' questa la nuova accusa contestata dai magistrati di Milano e dal gip Iole Fontanella, all'ex brigadiere dei carabinieri Felice Corticchia, in carcere a Peschiera del Garda da una settimana. Su ordine dei magistrati di Brescia che indagano su di lui per concorso in calunnia. La storia è sempre quella: l'ex ufficiale dell'Arma avrebbe tramato per costringere la giornalista freelance Renata Fontanelli - da qui l'inchiesta a Milano - a screditare Antonio Di Pietro, il pool Mani pulite al completo, più l'attuale presidente della Camera Luciano Violante e altre persone. E per questo, visto che ci sono di mezzo magistrati milanesi, l'inchiesta è di competenza bresciana. «Questo ordine di custodia che arriva da Milano è un di più, tutto è già spiegato nell'ordine di Brescia», tuona l'avvocato Michele Saponara, l'ultimo dei difensori di Corticchia. «Ci rivolgeremo al Tribunale della libertà», preannuncia. E spiega i motivi: «Non c'è pericolo di fuga visto che il mio assistito è ancora in carcere e poi non c'è affatto il pericolo di inquinamento delle prove, i magistrati le avrebbero già tutte». [r. m.] «Ma non confondiamoci con la discrezionalità tecnica dell'azione penale», entra nei dettagli Borrelli. E a mo' di esempio tira in ballo le indagini sull'omicidio di Maurizio Gucci, l'ultimo fiore all'occhiello della procura di Milano. La discrezionalità nelle indagini è un'altra cosa, spiega Borrelli: «In un primo tempo abbiamo privilegiato alcune piste, poi le abbiamo scartate per arrivare a quella conclusiva dell'ambito privato, che ha consentito gli sviluppi degli ultimi giorni». [r. m.] o: il Papa, quell'anno, si affaccerà ogni giorno per salutare i fedeli