«Sciopero più che legittimo E' Prodi che ha sbagliato» di Giovanni Trovati

«Sciopero più che legittimo E' Prodi che ha sbagliato» «Sciopero più che legittimo E' Prodi che ha sbagliato» nove giorni e 21 ore. Non siamo in regola per tre ore, mi sembra mi po' poco di fronte a una lesione dei diritti sindacali quale quella della direttiva Prodi. E ò la stessa legge a prevedere in casi simili la possibilità di non essere del tutto in regola. Poi, se non ricordo male, quando si verificò il disastro del Pendolino, dichiarammo uno sciopero senza rispettare gli obblighi di preavviso. Perché non ci furono procedimenti, richiami o sanzioni? Ho l'impressione che il presidente della Commissione di garanzia, Gino Giugni, da padre dello Statuto dei lavoratori si stia a poco a poco trasformando in affossatore dei diritti dei lavoratori». Tutto lascia pensare che quella dei trasporti diventi una trattativa lunga, estenuante. «Il sottosegretario Soriero fa più danni che altro. Speriamo che martedì l'esecutivo sia più qualificato» «No, al contrario di quanto ò accaduto con i metalmeccanici nessuna delle parti ha un'intenzione del genere. Per ora le agitazioni restano in piedi, ma da martedì si torna a discutere e si può anche arrivare rapidamente a un accordo». Su quali basi? «Ci auguriamo che la delegazione del governo sia un po' più qualificata: Soriero là più danni che altro. Per quel che riguarda la direttiva, il sindacato non intende rifiutarla, come non intende rifiutale un'eventuale liberalizzazioni.' del mercato. Se si vuole rendere la ferrovia un'autostrada, non esistono difficoltà, a patto che vengano individuati gli standard di sicurezza, che vengano definiti gli orari dei macchinisti, che l'organizzazione del lavoro venga uniformata e che il materiale rotabile dia garanzie, Altrimenti l'Italia corro il rischio dj finire come l'Inghilterra». E cioè? «A guidare i treni saranno i pachisi am». Flavia Amabile Piero Ottona: «Le ferrovie sono lo specchio di una nazione» Giovanni Trovati

Persone citate: Flavia Amabile Piero, Gino Giugni, Soriero

Luoghi citati: Inghilterra, Italia