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Finanziaria anticipata, rischio di nuove tasse. I Sette dicono stop al superdollaro Finanziaria anticipata, rischio di nuove tasse. I Sette dicono stop al superdollaro «Stato sociale, subito la riformo» Ciampi e Fazio: una «spallata» per l'Europa P I L FI O Sestriere, i Mondiali entrano nel vivo Ghedina, discesa stregata Solo bronzo nella libera Oggi la Compagnoni torna nel gigante Coppa Davis, l'Italia travolge il Messico P INTERVISTA ROMA. Una manovra-bis nel '97 e una riforma delle pensioni con la legge finanziaria dell'anno prossimo. La corsa verso Maastricht deve continuare, il Paese deve capire: il superministro dell'Economia Ciampi torna dalla Germania con un impegno duplice. Ma la prospettiva di nuovi interventi fiscali, seppur non sulle imposte dirette, non piacerà al centro-destra; e la previdenza sarà la spina nel fianco sinistro della maggioranza. All'uscita della riunione del «G-7», anche il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio spiega: «Dobbiamo intervenire sul sistema previdenziale per essere sicuri che continuerà ad assisterci tra dieci anni». Intanto i «Sette grandi» dell'economia mondiale convengono che il dollaro dovrebbe essere meno «super» e farebbe meglio a restare dov'è. Tra i francesi che volevano veder salire ancora la moneta americana e i giapponesi che invece chiedevano disperati di farla retrocedere hanno prevalso i tedeschi, che stavano nel mezzo. Lepri A PAG. 2 «FINANCIAL FALL'ATTACCO