ROSI E TURTURRO: L'INCONTRO«Doppio omaggio al Massimo per il regista e l'interprete»

ROSI E TURTURRO: L'INCONTRO ROSI E TURTURRO: L'INCONTRO Doppio omaggio al Massimo per il regista e l'interprete no molto debitori nei confronti dei western americani. Rosi sposterà l'attenzione dalla campagna alla città, prendendo atto prima degli altri che l'inurbamento (che l'Italia in quegli anni stava vivendo) avrebbe modificato radicalmente il modo di vivere e i problemi sociali. Nel cinema di Francesco Rosi gli attori sono molto importanti e molti attori importanti sono presenti nei suoi film. Da questo punto di vista, anzi, Rosi è uno dei pochi registi italiani ad aver prevalentemente lavorato con attori stranieri: per citarne solo qualcuno, Rod Steiger, Mark Frechette, Alain Cuny, Omar Sharif, Philippe Noiret, Charles Vanel, Jim Belushi... A questo vasto e non banale star-system internazionale si aggiunge oggi John Turturro, l'italo-americano che paradossalmente è giunto al successo essendo uno dei. pochi bianchi ammessi all'amicizia con l'eccentrico Spike Lee. Le sue partecipazioni a «Mo' Better Blues» e a «Girl 6 - Sesso in linea» di Spike Lee sono veri e propri cammei indimenticabui; come indimenticabile è la sua regia per «Mac», dove è anche interprete principale. «Mac» è un film che rifiuta i virtuosismi del cinema contemporaneo per riallacciarsi alla grande tradizione sociale del cinema americano, e riesce anche nel descrivere il mondo proletario italo-americano senza subire mai l'influenza del grande Scorsese. Pensiamo che sia stato proprio «Mac» a far decidere Rosi sull'utilizzo di Turturro per un suo film: e il fatto che lo abbia affiancato con un attore solitamente comico come il bravo Claudio Bisio mostra ancora una volta che per Rosi il tempo delle sfide non è certo finito. Stefano Della Casa

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