Arriva il microscopio a raggi X «molli»«Ci fa vedere a forte ingrandimento anche tessuti viventi»

NUOVE TECNOLOGIE NUOVE TECNOLOGIE Arriva il microscopio a raggi X «molli» Cifa vedere a forte ingrandimento anche tessuti viventi fotografici di alta qualità, l'apparecchio viene ora ripreso con il fine di perfezionarne le prestazioni. La risoluzione visiva, cioè la possibilità di vedere i dettagli in un oggetto, è legata alla lunghezza d'onda della radiazione usata per la visualizzazione: più essa è breve, più penetra nei particolari dell'oggetto sotto osservazione, favorendone la nitidezza. La luce visibile all'occhio umano, quella usata al microscopio ottico, è una radiazione elettromagnetica che ha una lunghezza d'onda di circa un millesimo di nùllimetro. Elettroni, ioni e raggi X possono essere prodotti con lunghezze d'onda molto inferiori, consentendo quindi un alto potere di risoluzione ad ingrandimenti impensabili per l'ottica tradizionale. Tuttavia la visualizzazione con elettroni, ioni e raggi X ha due inconvenienti: 1°) l'occhio umano non è ad essi sensi- BERSAGUOVANADIO ALLUMINIO bile e quindi si deve ricorrere all'osservazione indiretta, spesso preceduta (quasi sempre per i campioni biologici) da un trattamento di «colorazione». 2°) per permettere agli elettroni, ioni e ai raggi X di propagarsi senza assorbimento, si deve lavorare in assenza d'aria e quindi si deve porre nel vuoto anche il campione da esaminare. Al primo inconveniente si ovvia facilmente proiettando l'immagine su uno schermo televisivo, dove la si può osservare evidenziandone i particolari desiderati che poi possono essere fissati in fotografia. Il secondo O zialmente disidratati, prima di esser introdotti nel microscopio. O DI RAME OUTOGRAFIA Una cellula ad esempio o un batterio, non possono perciò esser fotografati esattamente come sono allo stato vivente, cosa che probabilmente lascia una lacuna nella comprensione della loro natura. Il problema può essere risolto dalla microscopia a raggi X «molli». Si chiamano così i raggi X di energia relativamente bassa (sotto i mille elettronvolt, eV) ma che hanno tuttavia una lunghezza d'onda da 200 a 300 volte minore di quella della luce visibile e permettono una ri¬ LASTRA DA M1CROUTOGRAFIA inconveniente è più sostanziale, specie quando si tratta di organismi - al limite viventi - nei quali l'acqua è costituente fondamentale. Infatti, poiché l'acqua, messa nel vuoto, evapora istantaneamente danneggiando sia lo stesso campione sia l'apparecchio, i campioni biologici devono essere trattati, sostan¬ soluzione paragonabile a quella del microscopio elettronico. Raggi X così deboli - i raggi X più comuni, quelli usati per le radiografie, per intenderci, hanno energie che vanno da qualche decina a centinaia di migliaia di eV - si propagano con difficoltà nell'aria perché vengono facilmente assorbiti o diffusi, ma il loro cammino non è turbato da sottilissimi strati di materiale solido. Nel caso della microscopia essi vengono prodotti irraggiando con la luce di un laser a eccimeri (ecco uno dei miglioramenti che probabilmente riporterà in auge la tecnica) un bersaglio di rame e, filtrati e selezionati da fogli di alluminio e vanadio, hanno lunghezze d'onda comprese tra i 2 e 3 millesimi di micrometro. Durante l'analisi l'intera apparecchiatura è posta sotto vuoto spinto, ma la fotografia del campione può avvenire senza