Bomba con balestra per un giudice di F. Al.

Bomba con balestra per un giudice Bomba con balestra per un giudice Catania, il progetto svelato dallo stesso sicario II rettore Giorgio Tecce CATANIA. Giudici e boss nel mirino della mafia, disposta a tutto pur di eliminare avversari invincibili. Nel '95 un killer ergastolano doveva uccidere un boss della cosca avversaria sparandogli durante un processo da una gabbia all'altra dell'aula bunker. E un commando dello stesso gruppo voleva uccidere il giudice delle udienze preliminari Antonino Ferrara con un'autobomba. Lo stesso magistrato era anche nel mirino dei santapaoliani che, per eliminarlo, avevano pensato a sparare esplosivo dentro un ufficio del palazzo di Giustizia di Catania, utilizzando una balestra azionata da un provetto killer. Al centro di queste rivelazioni, raccolte dalla Procura di Catania, ancora pentiti. E' un pentito nuovo di zecca Carmelo Papa, l'ergastolano killer, esponente di primo piano dei «Cursori» di Miano, che in carcere aveva avuto da un secondino la pistola per sparare in aula al boss Santo Mazzei, capo dei «Carcagnusi»; ed è un pentito, ancora ufficialmente senza nome, l'uomo che ha rivelato il progetto di attentato con la balestra. Papa, mentre era rinchiuso nel carcere catanese di Bicocca, aveva ricevuto l'ordine di uccidere Mazzei. Un secondino, Alessandro Giuffrida, 28 anni, arrestato nella tarda mattinata di ieri, è accusato di avere introdotto nel carcere la pistola, una 38 Special, che era stata nascosta in una nicchia ricavata dietro l'armadietto della cella 24 dov'era detenuto un uomo dello stesso clan, Salvatore Maugeri, adesso indagato per il possesso della pistola. Durante una perquisizione è stata rinvenuta la pistola con 12 proiettili. [f. al.]

Persone citate: Alessandro Giuffrida, Antonino Ferrara, Bicocca, Carmelo Papa, Giorgio Tecce, Mazzei, Miano, Salvatore Maugeri, Santo Mazzei

Luoghi citati: Catania