«Destituite il Presidente pazzo»

Ma dopo lo sciopero generale e le violenze in piazza il governo dichiara illegale la seduta Ma dopo lo sciopero generale e le violenze in piazza il governo dichiara illegale la seduta «Destituite il Presidente pozzo» Ecuador, il Parlamento vota nella notte QUITO. L'Ecuador vive un drammatico braccio di ferro istituzionale tra il presidente Abdala Bucaram e l'assemblea legislativa nazionale che vuole cacciarlo. Il Congresso si è riunito alle 18 di ieri, mezzanotte in Italia, per decidere la destituzione «per incapacità mentale» del leader populista che era stato eletto appena sei mesi fa. Ma dopo violente manifestazioni di piazza, con numerosi feriti, attorno all'edificio del Parlamento, il governo ha dichiarato illegale la seduta (che peraltro non si è sciolta). In un discorso, il Presidente è venuto incontro all'opposizione CARACAS I L presidente dell'Ecuador, B Abdala Bucaram, chiamato «El Loco» (il pazzo), ha dovuto far fronte a uno sciopero generale di 48 ore che punta a destituirlo, ma leale al soprannome che lui stesso usa ogni tanto, si è dichiarato d'accordo con la mobilitazione ed ha annunciato un rimpasto di governo. «L'esecutivo aderisce allo sciopero, perché il problema economico dell'Ecuador è strutturale», aveva detto poco prima che le principali città del Paese fossero invase dai cortei. Quarantacinque anni, Bucaram ha tre passioni: la politica, lo sport e lo show-business. E' diventato Presidente dell'Ecuador lo scorso 10 agosto, dopo aver perso le elezioni del 1988 (vinte da Bodrigo Borja) e del 1992 (vinte da Sixto Duran). Prima era stato sindaco della sua città natale, Guayaquil; accusato di corruzione ha dovuto rifugiarsi a Panama, paese che considera la sua «seconda patria» e che gli oppositori hanno già individuato come sua terra COLOMBIA WASHINGTON. L'ex presidente americano Ronald Reagan ha compiuto ieri 86 anni, ma nessuno, salvo i familiari più stretti, gli ha fatto gli auguri di persona. L'ex leader vive infatti praticamente nascosto dal 1994, quando annunciò di avere il morbo di Alzheimer. [Ansa] dichiarando di voler abrogare una serie di misure contestate ma ha lanciato un bellicoso ammonimento dicendosi «pronto ad assumere tutte le prerogative necessarie se si cerca di rompere l'ordine costituzionale». Ieri mattina a Quito si contava una maggioranza di 51 voti su 81 tutti dei deputati dell'opposizione al governo del partito roldosista - a favore della destituzione di Bucaram, contro il quale 2 milioni e 200 mila ecuadoriani avevano aderito l'altro ieri a uno sciopero generale convocato da sindacati ed associazioni imprenditoriali, contadine, studen¬ era in carica dal 10 agosto per un mandato quadriennale - l'elettricità è aumentata del 350%, il prezzo della benzina è quintuplicato e le tariffe telefoniche sono aumentate del 670%. Commentando le dichiarazioni del ministro della Difesa Victor Vayas, secondo cui le forze annate «vigileranno sulle decisioni del Congresso», il presidente del Parlamento Alarcon le ha definite «una intromissione inaccettabile», chiedendo che si rispetti la sovranità del Congresso e invitando il popolo a raccogliersi attorno al Parlamento per difenderlo dai militari. [e. st.] tesche, femminili e indigene contro la politica di austerità introdotta dal presidente lo scorso 8 gennaio. Una protesta che nei giorni scorsi aveva già provocato scontri con un morto, 38 feriti e 600 arresti. Ieri sera nei pressi del Parlamento altri scontri fra polizia e dimostranti, con spari e lancio di gas lacrimogeni, hanno causato parecchi nuovi feriti. Bucaram, che l'altroieri aveva proclamato lo stato di mobilitazione nazionale, facendo temere un tentativo di «autogolpe», è accusato di corruzione, incompetenza e nepotismo. Nei suoi sei mesi di governo -

Persone citate: Abdala Bucaram, Alarcon, Bucaram, Ronald Reagan, Sixto Duran, Victor Vayas

Luoghi citati: Caracas, Colombia, Italia, Panama, Quito, Washington