Bindi: prevenire l'aborto

Il ministro della Sanità contro le «guerre ideologiche». «Cerchiamo strumenti più efficaci per contenerlo» Il ministro della Sanità contro le «guerre ideologiche». «Cerchiamo strumenti più efficaci per contenerlo» Bindi; prevenire l'aborto «La legge è stata tradita, va rivista» ROMA. Legge sull'aborto sotto attacco, e stavolta da parte del governo. Aveva cominciato Giuliano Amato, riprendendo un'idea già espressa quando era presidente del Consiglio: riconosciamo all'embrione dei diritti. Adesso, Rosy Bindi, ima camera nella democrazia cristiana del Veneto, oggi ministro per la Sanità in quota ai Popolari di Franco Marini, riapre la querelle. In discussione non sembra essere il diritto d'aborto, sancito da una legge dopo un referendiun popolare, ma la sua applicazione. Il ministro Rosy Bindi, in un'intervista al periodico culturale «Confronto», ha dichiarato: «La legge ha tradito se stessa, rivediamola partendo dalla prevenzione». L'idea del ministro è che «bisogna arrivare a mia valutazione comune circa l'urgenza di dare maggiore l'orza e organicità al versante della prevenzione che pure c'è nella legge». Come è noto, la legge prevede che le strutture sanitarie pubbliche, le imiche autorizzate ad effettuare le interruzioni di gravidanza, cerchino di far riflettere le pazienti sulla difficile scelta di abortire. Inoltre, la legge prevede anche che quelle stesse strutture si preoccupino di informare le donne sulla contraccezione, e di seguirle prima e dopo l'interruzione di gravidanza. Dalle parole del ministro, che non è entrata in particolari, si può intravedere la necessità di rafforzare l'applicazione di questa parte della «194». Infatti, nell'intervista Rosy Bindi dice ancora: «E' necessario creare un rispetto più sincero e più diffuso della vita. Auspico una riflessione che, evitando guerre ideologiche, ci consenta un confronto per migliorare la legge, mettendo a fuoco strumenti di prevenzione più efficaci». L'intervistatore chiede alla Bindi anche che cosa si possa fare per evitare alle donne il ricorso all'aborto. «Paradossalmente un'applicazione Nella luce di un giorno di sole ci ha lasciali l'anima rara di Anna D'Onofrio Saffirio di anni 51 Lo annunciano sereni e uniti nella tenerezza del suo ricordo, il marito Silvio, i tigli Emanuele, Giada con il marito Mario e l'amata Viola, la mamma Lina. Lo esequie avranno luogo sabato 8 febbraio. Le care spoglie saranno benedette alle ore 9, presso l'ospedale Molinette, via Santena 5, quindi il feretro proseguirà per il Comune di Bosia (CN), dove avrà luogo la cerimonia funebre e la tumulazione nella Cappella di S Maurizio. Un affettuoso ringraziamento per le amorevoli cure prestate a tutto il personale sanitario ed in particolare agli amici dottor Mario Nejrotti e prof. Renato Cirillo. Non fiori, ma offerte alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro Torino, 6 febbraio 1997. ANNA sei stata una cognata meravigliosa. Uniti nel dolore ai tuoi cari ti ricorderemo sempre con tanto affetto. Lina e Fedele. Mario e Maura con Gioia e Smeralda abbracciano Silvio, Emanuele, Giada, Mario e la signora Lina, nel ricordo e nel rimpianto della cara ANNA. Fernanda e Pasquale, Adriana e Carlo, Irene e Pietro, Silvia e Alessandro, Gianna e Stefano, Giuliana e Gian Carlo con le loro famiglie si stringono con affetto a Silvio, Giada, Emanuele nel ricordo di ANNA amica carissima e indimenticabile. Gavino, Rick, Vittorio, Barbara, Alberto, Mike, Paul, Ettore, Gianni, Sandra, Franco, Andrea, Mariano, Paolo partecipano commossi al dolore di Silvio a Emanuele. L'Intero Gruppo Bgs Dmb&b è particolarmente vicino a te, Giada e Emanuele nel ricordo di ANNA una donna eccezionale e un'amica per tutti. Enzo Marino è vicino con affetto a Silvio e famiglia. Ricordando ANNA con affetto e ammirazione. Adelaide e Silver sono vicini a Silvio. Giada e Emanuele. Ciao ANNA, amica amatissima. Gianni, Ornella, Emiliano, Simone. Roberto e Lauretta Vacca partecipano al dolore della famiglia Saffirio. Elvira Amodei si unisce con affetto al dolore di Silvio Saffirio, Giada, Emanuele. La Ditta Momenti e i suol Collaboratori partecipano commossi al triste evento che ha colpito Silvio. Giada, Emanuele. Carla e Beppe Perlo sono vicini a Silvio per la perdita della cara ANNA. — Torino, 7 febbraio 1997. Vittorio Ravà e tutti gli Amici di Pubblicità Fiat Auto sono vicini a Silvio per la scomparsa di ANNA silenziosa e indimenticabile moglie. - Torino, 7 febbraio 1997. Lorenzo Lingua e gli Amici di FIAT Media Center sono affettuosamente vicini a Silvio Saffirio e famiglia in questo triste momento. -- Torino, 7 febbraio 1997. Smeralda e Ettore Regio oartecipano commossi al dolore di Silvio, Emanuele e Giada. — Torino, 7 febbraio 1997. Tutta la Armando Testa si unisce al dolore di Silvio. Daniela, Igl, Luca, Matteo ricordano ANNA con affetto e rimpianto. Renato, Mariaceleste, Stefano, Elena ricordano la carissima ANNA e sono vicini con fraterno affetto a Silvio, Giada ed Emanuela. della 194 più aderente alla lettera, ovvero l'effettivo funzionamento dei pochi riferimenti alla prevenzione avrebbe consentito un maggior contenimento del fenomeno» è la risposta di Bindi. Tuttavia, nonostante le parole gettino acqua sul fuoco, l'intervista del ministro della Sanità non mancherà di rinfocolare le polemiche che, in tutti questi anni, hanno segnato la difficile vita della legge, e la sua difficile messa in atto. Rosy Bindi motiva la sua presa di posizione con l'osservazione che tutti, laici e cattolici, fanno su que¬ stata auspicata dai cattolici, e considerata inopportuna dai laici, che temono che essa venga rimessa radicalmente in discussióne. Bindi ha parlato anche di «cultura sanitaria più vigile», di «attivazione degli strumenti culturali, economici e sociali che possano aiutare le donne». Tutti temi ai quali nessun ministro della Sanità si è mai sottratto. Ma poi, Bindi afferma che sul piano delle proprie convinzioni, e dunque ben distinte dal ruolo di ininistro della Sanità, «non c'è via di mezzo che legittimi eticamente l'aborto». [r. r.] sto tema: «Il numero degli aborti resta ancora troppo alto: uno ogni quattro nati vivi». Il ministro non dice quel che tutti già sanno: e cioè che le statistiche precedenti alla legge 194 sono inattendibili perché la piaga dell'aborto era clandestina. E dunque, il numero statistico cui il ministro si riferisce è senz'altro allarmante: ma non è certo colpa della legge. Per la quale Bindi auspica, comunque una revisione: «La prevenzione va quindi pensata in modo più organico, anche riprendendo in mano il testo della legge 194». E una revisione della legge è sempre li* >. *■' Il ministro della Sanità Rosy Bindi Ma «Noidonne» rinnova la fiducia a Ferrara. Pivetti: il porno è da vietare Affranta dal dolore ne da l'annuncio la moglie Maria Teresa Perotto, unitamente alla sorella Mariuccla col marito Beppino Wtot-, ti, il cognato Ronzo e parenti tutti. Un sentitor ringraziamento al parroco don Benigno, alla dottoressa Mathieu per l'esperta e premurosa assistenza, al dott. Godlno di Bricheraslo, alla famiglia Prato che con fattiva e Ininterrotta dedizione ha accompagnato e confortato le sofferenze del caro estinto, agli amici Amalia, Eraldo, Gigi e Margherita, ai signori Di Palma e ai vicini di casa per la loro generosa disponibilità. I funerali avranno luogo sabato 8 nella parrocchia di S. Teresa del Bambino Gesù, corso Mediterraneo, e proseguiranno per Cantoira. La cara salma sarà tumulata nella tomba di famiglia. Il presente è partecipazione e ringraziamento. Per orario telefonare al numero 436.15.65 dopo ore 9,30. — Torino, 6 febbraio 1997. Valter Audlslo, mamma e Cristina Gatti, rimpiangendo la scomparsa di DARIO, sono molto vicini al dolore di Maria Teresa. Bricheraslo, 7 febbraio 1997. Partecipano addolorati Walter Antonietta Broccardo. E' cristianamente mancato il 4 febbraio