Visco contro la Tremonti«Fisco e polemiche»

Visco contro la Tremonti Visco contro la Tremonti ROMA. Basta con la legge Tremonti: «Nel '95 ha prodotto un minor gettito di tremila miliardi di lire», accusa il ministro delle Finanze Vincenzo Visco e nasce subito l'ennesimo scontro di politica fiscale, perché Tremonti, suo predecessore nel governo Berlusconi e «padre» della legge sulla detassazione degli utili reinvestiti, risponde subito: «Sono stime politiche. Stime non verosimili nel senso che non sono simili al vero». Secondo i calcoli del ministro oggi in carica, esposti ieri in Commissione al Senato, quel provvedimento avrebbe però creato danni incalcolabili: i tremila miliardi sarebbero soltanto il minor gettito accertato con sicurezza. «Una cifra sottostimata anche di quattro volte a causa della dispersione delle imprese che rende difficile ogni computo», dice Visco e mette in guardia da ogni idea di reiterazione, che potrebbe causare altre «perdite» per seimila miliardi nel 1997 e per 8500 nel 1998. Giuseppe Guzzetti re a pennello con l'ipotesi Ambroveneto). Tuttavia, e qui la parola è passata a Vimercati, prima che la Fondazione privatizzi l'istituto, fino a scendere ad un 20/25% del capitale, la Fondazione deve «scegliere le strategie della Spa». Tra le strategie prioritarie, le più urgenti sono la necessità di liberare Cariplo delle partecipazioni che non rendono abbastanza, come il 20% di Bankitalia (che rende l'l%), egli investimenti in Ina e Imi. Altrettanto importante, metter un punto fermo ai salvataggi. Ultimo imperativo (ne parla Guzzetti): mantenere saldo il rapporto con il territorio, magari allargando ad altri enti la rappresentanza nella Fondazione. E i risultati? Nel 1996 Cariplo Spa «ha chiuso non bene ma benissimo». Tuttavia, il peso dei due istituti meridionali e la necessità di ricapitalizzare una controllata berlinese per adeguare i ratios alla svalutazione degli immobili, ridurrà a poche decine di miliardi l'utile del consolidato. Ma niente paura. «La Fondazione è comunque ricca» assicura Beltrami. E del resto, ricorda Vimercati, sarà la Fondazione «a decidere la politica di bilancio della Spa». zionale. E ha aggiunto: «Se poi il partner nazionale ha già intese con un importante partner estero, la cosa si può risolvere automaticamente». (E l'identikit sembra, aggiungiamo noi, calza- zione e fusione del sistema, anche Cariplo deve esaminare molte ipotesi e legarsi poi, attraverso accordi o scambi di pacchetti, a un forte partner nazionale e un forte partner intema¬

Luoghi citati: Roma