«Giustizia inesistente, regalo ai boss»«Caselli:troppi disservizi»

Il procuratore di Palermo aU'Antimafìa: in Sicilia e Calabria ci vuole un piano Marshall Il procuratore di Palermo aU'Antimafìa: in Sicilia e Calabria ci vuole un piano Marshall «Giustizia inesistente, regalo ai boss» Caselli: troppi disservizi ROMA. E Filippo Mancuso restò fuori, letteralmente, dalla commissione Antimafia. Colpo di scena, ieri sera, durante l'audizione del procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli. Il magistrato ha iniziato a parlare alle 20 circa, davanti a 47 attenti parlamentari. Ha terminato alle 20,25. Proprio nell'istante in cui entravano l'ex ministro Mancuso, con Gianfranco Micciché (Forza Italia) e Ermanno Iacobellis (An). I tre assenti erano rimasti bloccati in Aula. Dirà poi Micciché: «Ci siamo potuti muovere solo quando il presidente Violante ci ha dato il via libera». Il fatto è che nel vicino palazzo San Macuto l'audizione era iniziata da un bel pezzo. E quando Mancuso ha provato a protestare, il presidente dell'Antimafia Ottaviano Del Turco l'ha pure redarguito: «Deve portare pazienza, on. Mancuso». Il quale, dal caratterino ben conosciuto, nemmeno s'è seduto. Ha imboccato la porta ed è andato via. «Sono stato defraudato del mio diritto-dovere di partecipare a una commissione parlamentare - protesta Mancuso - il fatto è gravissimo. In Aula era insorto un problema di costituzionalità. Non era il caso di allontanarsi. E infatti il Presidente Violante ci ha garantito che una cosa non sarebbe cominciata prima che l'altra finisse. Quando personalmente mi ha ROMA. L'ex coniuge che godeva di un assegno di mantenimento quando l'ex marito era in vita, alla morte di quest'ultimo ha diritto ad un «automatico riconoscimento» di una quota della pensione di reversibilità, anche se il suo «ex» nel frattempo si è risposato. E' il principio espresso dalla Cassazione nel respingere il ricorso presentato da una donna oppostasi alle decisioni del tribunale di Lucca e della corte d'appello di Firenze con le quali la pensione di reversibilità del suo ex marito era stata divisa tra lei e la nuova moglie. La Cassazione ha ritenuto che «avendo la corte d'appello accertato che il coniuge divorziato godeva dell'assegno divorzile quando era in vita l'ex marito, correttamente ha ritenuto legittimo l'automatico riconoscimento, operato dal tribunale, di una parte della pensione di reversibilità». [Ansa] Sicilia e Calabria. La giustizia civile è vicina all'inesistente. Quella penale arranca. Se ovunque il disservizio è un grave problema, in Sicilia e Calabria sono regali a Cosa Nostra e alla 'ndrangheta che non ne hanno proprio bisogno». Racconta agli allibiti commissari che i posti in organico, nella sua Procura e ancor più nelle altre siciliane, restano scoperti perché nessun magistrato ci vuole andare. «Potremmo allargare ancor di più gli organici, tanto il risultato non cambia». Nel suo ufficio mancano 12 sostituti su 50. «Un ufficio così, è inesorabilmente condannato a difficoltà di funzionamento». im a volta la madre nel carc Ma Caselli, che può ormai tracciare un bilancio di quattro anni alla guida della Procura palermitana, ha anche molti successi da rivendicare. Racconta di una Procura che, quando lui arrivò, immediatamente dopo la morte di Falcone e Borsellino, «era dilaniata da conflitti di varia natura», di «sensazione d'impotenza», di «momento drammatico nel Paese». Insomma, «se non era l'Anno Zero, poco ci mancava». Ma poi ci fu la riscossa. «I risultati sono arrivati». In particolare è arrivata «una forte riduzione del consenso sociale di cui Cosa Nostra godeva e in parte gode ancora». E il «dilagare di rce re di San Vittore. Rinviat