Il Presidente piange per Pamela«E' morta la Harriman,grande americana»

Il Presidente piange per Pamela Il Presidente piange per Pamela E' morta la Harriman, «grande americana» WASHINGTON tata alle relazioni sociali nei salotti di qua e di là dell'Atlantico, ha saputo rappresentare bene gli interessi degli Stati Uniti. Richard Holbrooke, che negoziò gli accordi di Dayton e si trovò spesso a lavorare con lei in quei giorni, ha dichiarato senza giri di parole: «Pamela Harriman è stata uno dei più grandi ambasciatori che gli Stati Uniti abbiano mai avuto». Un destino davvero straordinario per Pamela Digby, figlia di un barone inglese andata sposa in prime nozze al figlio di Winston Churchill. Dopo un breve matrimonio infelice, lasciò il marito e divenne celebre per una serie di vicende sentimentali con esponenti di spicco della jeunesse dorée europea dopo la guerra. Si risposò all'inizio degli Anni Sessanta con il produttore di Broadway, Leland Hayward. Poco dopo la sua morte, nel 1971, riconquistò l'anziano Averell Harriman, una sua fiamma di gioventù, e si insediò a Washington, [a. d. r.] DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Una grande americana». Pochi minuti dopo la morte di Pamela Harriman, il Presidente Clinton, gli occhi ancora lucidi, ha improvvisato un commosso tributo sul prato della Casa Bianca alla donna che per gli ultimi quattro anni è stata il suo ambasciatore a Parigi. La Harriman, che era diventata un personaggio centrale nella vita del partito democratico dopo aver sposato il miliardario americano Averell Harriman nel 1971, è morta ieri a Parigi in seguito ad una improvvisa emorragia al cervello. Aveva 76 anni, e si apprestava a concludere il suo. mandato: in primavera sarebbe tornata nella sua casa di Georgetown. Clinton le era particolarmente legato. La Harriman lo aveva sostenuto quando era governatore dell'Arkansas, si era data da fare per metterlo in contatto con gli ambienti di Washington e aveva dato un importante contributo alla Pamela Harriman ambasciatore americano a Parigi: un mito del partito democratico e del bel mondo. E' morta 24 ore dopo essere stata colpita da un ictus sua campagna presidenziale. Arrivato alla Casa Bianca, Clinton la ricompensò con una delle cariche diplomatiche più ambite. «Era una persona originale e piena di talento», ha commentato ieri il Presidente. «E' stata per me una fonte di ispirazione, di buon umore, di charme e di. amicizia vera. E mi mancherà moltissimo». Clinton ha aggiunto che la Harriman è stata «uno straordinario ambasciatore». E su questo punto anche gli analisti sembrano essere d'accordo: nonostante non avesse mai studiato e la sua esperienza diplomatica fosse limi¬

Luoghi citati: Arkansas, Dayton, Parigi, Stati Uniti, Washington