Pronto lo sconto (60 miliardi) a Omnitel di Roberto Ippolito

Pronto lo sconto (60 miliardi) a Omnitel Pronto lo sconto (60 miliardi) a Omnitel ROMA. Il gruppo Stet concederà a Omnitel sconti per 60 miliardi in due anni sull'interconnessione. L'inziativa del nuovo amministratore delegato Tomaso Tommasi di Vignano fa parte del pacchetto di misure compensative definito dall'Italia insieme alla Ue. L'altra misura riguarda l'estensione della concessione Omnitel al nuovo servizio cellulare dcs 1800, un provvedimento che verrà emanato «in tempi brevissimi». «La misura compensativa, pari a sessanta miliardi di riduzione del costo di interconnessione nel bien¬ firmerà un'alleanza con un gruppo mondiale di telecomunicazioni, il partner potrà entrare nel nocciolo duro. Poiché la Stet vale molto, Ciampi prevede che i futuri soci comprino al massimo il 2-3%. A questo livello potrebbe essere fissato il tetto per il possesso di azioni al quale ha accennato il ministro. La otet potrà essere privatizzata dopo l'approvazione della legge che istituisce l'authority, l'organo di garanzia per le telecomunicazioni. Se il provvedimento arriva presto, per Ciampi non hanno senso ulteriori scissioni Carovita, pesano positivam nio '96-97 influirà soltanto in parte nel bilancio '96 - ha spiegato l'amministratore delegato di Omnitel Silvio Scaglia - e per tre quarti inciderà sul bilancio '97». «Il '96 dovrebbe chiudersi con una perdita intorno ai 600 miliardi - ha confermato Scaglia -. L'anno scorso sono partiti gli abbonamenti, il traffico si sta attestando sulla base dei nuovi abbonati (713 mila nel '96, mentre la previsione per il '97 è il raddoppio). Siamo ancora lontani dal livello di abbonati che pensiamo Omnitel possa avere nel lungo tempo». della Stet, dopo il distacco della Seat (che pubblica le Pagine gialle). Sembra così esclusa la vendita separata della Tini. Per la Seat la cessione dovrebbe essere perfezionata entro la primavera. Per Autostrade spa il Tesoro prevede di realizzare la vendita «alle soglie dell'estate». Per «Il Giorno» ci sono nuovi contatti: sono state «richieste nuove offerte». Più complicata la situazione dell'Enel. Ciampi vede il rischio «di sostituire il monopolio pubblico con quello privato». Pertanto prima bisogna liberalizzare il mercato e «dopo si potrà avviare» la privatizzazione». Il rapporto sul riassetto del settore elettrico della commissione guidata dal sottosegretario all'industria Umberto Carpi è considerato «un'utile base» per le decisioni da prendere. Dovrà esserci nel settore «una pluralità di soggetti», poi si stabilirà quale parte dell'Enel è cedibile. E' uno stop? La privatizzazione «non è in dubbio» assicura Mario Draghi, direttore generale del Tesoro. Roberto Ippolito amente gli incentivi per l'auto e la minor Iva sulla carne

Persone citate: Carovita, Ciampi, Mario Draghi, Silvio Scaglia, Tomaso Tommasi, Umberto Carpi

Luoghi citati: Italia, Roma