Ma ai giudici offre silenzio
Ma ai giudici offre silenzio Ma ai giudici offre silenzio L'avvocato: capitela, è troppo eboccata Anche il presunto esecutore dell'omicidio di Gucci ha scelto di non rispondere ai magistrati MILANO. Dopo nemmeno mezz'ora di faccia a faccia nel parlatorio di San Vittore, il pm Carlo Nocerino e il gip Maurizio Grigo lasciano il carcere. Il verbale di Patrizia Reggiani Martinelli, la vedova Gucci accusata dell'omicidio del suo ex marito, rimane in bianco. Se non per la frase di rito: «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere». «La signora Reggiani è in condizioni psicofisiche deteriorate, che non rendono possibile per ora avere da lei dichiarazioni coerenti», spiega davanti a telecamere accese e taccuini aperti il difensore, Marco De Luca. E aggiunge: «Non è stato possibile nemmeno ipotizzare una linea difensiva. Vedremo nei prossimi giorni, se le sue condizioni miglioreranno». Detenuta in una cella con altre recluse, Patrizia Gucci da ieri può ricevere la visita delle figlie. «Per ora ci hanno solo mostrato le carte. Le esamineremo. Quando la mia assistita si sarà ripresa, quando avrà ritrovato un minimo di serenità e lucidità, potremo entrare nel merito della vicenda», prende tempo Marco De Luca. La tattica è quella di aspettare le mosse della procura che dopo due anni di indagini, in 20 giorni chiude il caso grazie alla Criminalpol, a un confidente scrupoloso e a un portiere d'albergo dalla lingua facile. Oltre a Patrizia Gucci, anche tutti gli altri imputati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, compreso Benedetto Ceraulo, il presunto killer sentito ieri sera e difeso dall'avvocato Raffaele Della Valle. Tutti in silenzio, ad eccezione - appunto - di Ivano Savioni, il portiere dell'hotel Adry che con le sue rivelazioni, prima al confidente Gabriele O, poi al poliziotto infiltrato Carlos, infine ai magistrati, ha confessato tutti i retroscena di quel 27 marzo '95 in via Palestre «Non sono io che devo dire se il processo potrebbe chiudersi A destra Ivano Savioni, ex portiere d'albergo, e a fianco Benedetto Ceraulo, presunto killer già adesso, chiedetelo al pm Nocerino», dice Maurizio Grigo, il gip, rispettoso della divisione dei ruoli così come prevede la legge. Anche se venerdì scorso, davanti alla sede della Criminalpol, si era lasciato andare ad una certa soddisfazione: «Il caso è chiuso, abbiamo lavorato bene». «Non sono stati ancora fissati altri interrogatori, ma credo che riceveremo delle richieste in questo senso», spiega Grigo. Ed è certo che tutti gli interrogatori si svolgeranno in carcere, a San Vittore. Anche quello di Patrizia Gucci? Non sono state avanzate delle istanze di scarcerazione, viste le sue condizioni di salute, l'operazione al cervello di cinque anni fa? «Non abbiamo ricevuto alcuna istanza dal difensore», dice Grigo. E poi spiega le procedure: «Nel caso faremo delle perizie mediche, nostre e della difesa. Faremo come abbiamo fatto con Craxi». A margine della vicenda, c'è da registrare l'esposto presentato da Marco De Luca in procura. Nell'esposto il legale chiede l'apertura di una indagine, in relazione alle fughe di notizie che si sarebbero verifi¬ Giovanni Benassi, direttore della società, deU'amministratore Romeo Gatti e di Maurizio Bondi, presidente del collegio dei sindaci. Gli arrestati sono accusati di truffa, appropriazione indebita e reati di natura bancaria. Tutti ad eccezione di Romeo Gatti, ancora agli arresti domiciliari, sono stati rimessi in libertà. [r. cri.] 4
Luoghi citati: Milano
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