Il gip: complotto contro il Pool

Il giudice: una strategia che ha coinvolto numerose persone di rilievo istituzionale Il giudice: una strategia che ha coinvolto numerose persone di rilievo istituzionale Il gip: complotto contro il Pool E Corticchia e Strazzeri non trovano avvocati MILANO. «Una strategia calunniatoria... di particolare gravità... per il numero delle persone coinvolte e il rilievo istituzionale delle stesse». Ad usare queste dure parole è il gip Giuseppe Ondei nel provvedimento di arresto firmato nei confronti di Felice Corticchia e Giovanni Strazzeri, i due ex sottufficiali dell'Arma che con le loro dichiarazioni alla procura di Brescia hanno tentato di coinvolgere, in un gigantesco quanto paradossale piano di delegittimazione, il presidente della Camera Luciano Violante, il pool di Mani pulite, Antonio Di Pietro e alcuni giornalisti. Un progetto che si è rivolto contro i suoi stessi autori. Nel provvedimento si riportano le testimonianze di agenti di polizia giudiziaria e personale amministrativo, una decina di persone in tutto, chiamati in causa nei verbali di Corticchia e Strazzeri: tutti concordi, come sottolinea il giudice riportandone i verbali, nello smentire categoricamente le calunnie dei due ex carabinieri. Interrogati ieri per la prima volta dal gip Ondei, Corticchia e Strazzeri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Una decisione in parte dettata dalla difficoltà di trovare un avvocato di fiducia: dopo i riufiuti del professor Pecorella e dell'onorevole Michele Saponara, soltanto Strazzeri è riuscito a nominare un legale, l'avvocato Marco Sizzi, mentre Corticchia ha chiesto l'intervento dell'avvocato Giuliano Spazzali che, dopo aver mandato un suo assistente, si è riservato se accettare o meno la difesa dopo la lettura degli atti. Clienti scomodi, a quanto pare. E lo si capisce scorrendo le 38 pagine firmate dal gip che ri¬ nare la pelle: «Verso la metà del mese di novembre... mentre mi trovavo nell'anticamera dell'ufficio del dottor Di Pietro, ebbi modo di sentire che un collaboratore dello stesso annunciava una telefonata dell'on. Luciano Violante. Nella stessa anticamera il dottor Di Pietro prese la comunicazione e sentii chiaramente che, rivolgendosi al suo interlocutore, ebbe a dire: "Luciano è tutto pronto. Però dobbiamo agire con cautela. D'accordo con Borrelli abbiamo pensato di aspettare i) vertice di Napoli. Questa volta non dobbiamo fallire come è accaduto con il fratello Paolo. Vedrai che faremo un gran lavoro e questa volta non ti deluderemo"». Rincara la dose Corticchia portano integralmente il testo dei verbali resi in più riprese da Strazzeri (16, 24 settembre e 12 ottobre) e con un'unica deposizione da Corticchia (23 ottobre). In entrambi i documenti si parla di un vero e proprio progetto del pool di Milano «al fine di distruggere Berlusconi» e dell'intenzione di Di Pietro «di sostituirsi a lui». Intenzione che, secondo i due, un incredibile Di Pietro avrebbe manifestato tranquillamente nei corridoi della procura, parlandone ad alta voce con l'ex maresciallo Strazzeri il quale, giova ricordarlo, svolgeva il suo lavoro di carabiniere addirittura in un altro palazzo. Eppure, stando ai suoi racconti, Strazzeri avrebbe assistito a cose da far accappo- Il ministro Flick : potrebb non solo confermando quanto sostenuto da Strazzeri ma aggiungendo particolari «piccanti» sui rapporti sentimentalburrascosi che Di Pietro avrebbe intrattenuto con la giornalista Renata Fontanelli, rifornendola di verbali. Nel provvedimento si riporta integralmente quanto a proposito dice la giornalista che non solo smentisce la versione a «luci rosse» dell'ex carabiniere ma, sentita come testimone anche dai pm di Milano, ammette che l'unico a passarle in due occasioni i verbali fu proprio Corticchia. Il quale, riporta il provvedimento, le aveva precedentemente proposto di confermare quanto avrebbe dichiarato a Brescia promettendole che in ero già godere dei benefì Il brigadiere Felice Corticchia compenso «avrebbe avuto facilitazioni professionali e che sarebbe stata assunta dal gruppo Fininvest». E di fronte ai pm Greco e Boccassini, a proposito dei suoi rapporti con il sottufficiale, il 15 gennaio, Fontanelli dichiara: «Io non potevo sapere se Corticchia millantasse credito. Tuttavia devo rilevare come in quel periodo Corticchia avesse improvvise disponibilità economiche e avesse modificato il proprio tenore di vita», [p. col.] ci della legge Gozzini

Luoghi citati: Brescia, Milano, Napoli