Si arrende l'invincibile Pamela

Si arrende l'invincibile Pamela Si arrende l'invincibile Pamela Gravissima Vambasciatrice Usa a Parigi PARIGI. Brigitte Bardot conferma le sue simpatie politiche di destra e decide di appoggiare pubblicamente Catherine Megrot, candidata del fn (estrema destra francese di JeanMarie Le Pen) alle elezioni per sindaco di Vitrolles, nel Sud del Paese, in programma per domenica. L'attrice, in una lettera pubblicata sul settimanale «Minute», saluta «il coraggio» e «la grande forza di carattere» della candidata, ringraziandola per aver previsto, nel suo program¬ un'inarrivabile conoscenza della molla dei cosiddetti «grandi uomini»; la vanità. Lei sapeva come lunsingare e come tenere sotto controllo. Ma a Parigi, dove aveva già trascorso molti anni in tempi più difficili, non teneva soltanto «salotto», attività che le si confaceva sommamente - perché aveva inclinazioni prattutto sapeva ascoltare, il che la rese una preziosissima cassa di risonanza nel periodo in cui la politica americana sembrava particolarmente ostile ai piani francesi. Aveva il know-how che mancava a Clinton, e in più le buone maniere. Ma, soprattutto, era una persona influente tra i democratici. Non solo perche il suo defunto marito era stato uno dei grandi elemosinieri del partito, e lei aveva continuato a prodigare finanziamenti anche dopo la sua morte; il fatto è che lei contribuì alla sopravvivenza a lungo termine del partito dinante la lunga «traversata del deserto» dell'era Reagan e Bush Credeva sinceramente negli ideali sui quali era stato costruito il partito democratico e contribuì a dare a quell'ideologia un'espressione politica concreta, riorganizzandolo a partire dalla base. Per una donna allevata nella sottomissione agli uomini, una donna schiva che aveva molto sofferto per l'arroganza e la vanita maschili, questa era - anche nei fiorai della liberazione delle donne - una non piccola prodezza. Certamente non mancava di nemici La chiamavano poule de luxe, «ganza di lusso», per le sue tante relazioni con uomini ricchi e famosi. Ma fu proprio la donna che era in lei, la donna vulnerabile, la donna paziente e tolleranti. a permetterle di fare ciò che altri democratici non riuscirono a fare. Hon aveva l'ambizione di assumer" cariche in prima persona. Si limitava a distribuire consigli e finanziamenti, incoraggiare e mantenere alla la fiducia. E' improbabile che, sul piano pereonnle, ammirasse Clinton. Ma faceva parte della sua etica ritenere che ciò che le persone sono è meno importante ili ciò che l'anno, che la loro natura è meno significativa della loro capacità di capire «la gente» e i suoi bisogni. Aveva la mediazione nel sangue (la si impara da un genio autocrate, capriccioso e amante dell'alcol come Winston Churchill, così come con un Randolph si impara quanto possano essere spaventosi i figli degli uomini famosi), e lei mediò instancabilmente nel partito. Circolano voci che fosse stanca dell'incarico di Parigi, che incominciasse a sentire il peso degli anni e fosse ansiosa di tornare alla vita privata. Ma prima di poterlo fare, aiutò ad aprire la strada al primo rinnovo del mandato di un presidente democratico dai tempi di Franklin Roosevelt; e questa è una conquista alla quale ha dato un grandissimo contributo.

Persone citate: Brigitte Bardot, Bush, Catherine Megrot, Clinton, Franklin Roosevelt, Le Pen, Winston Churchill

Luoghi citati: Hon, Parigi