II volo della morte nei cieli d'Israele di Aldo Baquis

I «Sikorsky» esplodono mentre portano un reparto verso la zona di guerra in Libano I «Sikorsky» esplodono mentre portano un reparto verso la zona di guerra in Libano II volo della morte nei cieli d'Israele Scontro tra elicotteri, 73 morti USA. GRAN BRETAGNA E FRANCIA — Ordine di congelare l'oro dei nazisti NEW YORK. L'oro che per 50 anni è rimasto nei forzieri della Federai Reserve Bank, a Manhattan, e in quelli della Banca d'Inghilterra, potrebbe costituire la base di un fondo per compensare le vittime dell'Olocausto. Lo hanno annunciato fonti ufficiali Usa. Per il momento Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno convenuto di congelare la distribuzione da parte della Commissione Tripartita istituita dopo la guerra alle banche centrali europee di lingotti d'oro per un valore di 68 milioni di dollari: ciò che rimane di quanto gli alleati recuperarono del bottino di guerra dei nazisti, da questi depositato presso le «Siamo in guerra», hanno immediatamente pensato alcuni abitanti di Shaar Yeshuv (e dei vicini insediamenti di Dan, Dafna e Kfar Szold) sentendo, poco dopo il tramonto, una serie di esplosioni intorno ai loro villaggi. Alcuni hanno visto chiaramente i due elicotteri scontrarsi a bassa quota. A rendere ancora più terribile lo spettacolo c'è stata l'esplosione delle munizioni che i soldati portavano con sé per una missione nel Libano meridionale contro i guerriglieri sciiti Hezbollah, che proprio ieri avevano lanciato una vasta offensiva in tutta la «fascia di sicurezza» bombardando una ventina di avamposti israeliani. I soccorritori hanno dovuto fati- care non poco per raggiungere tutte le vittime, che erano sparse in una zona vasta e impervia, battuta dal vento e dalla pioggia e im¬ banche svizzere, svedesi e di altre nazioni. Dal 1946 la Commissione Tripartita gradualmente restituì alle banche europee la gran parte delle quasi 337 tonnellate d'oro, per un valore attuale di circa quattro miliardi di dollari. La Commissione avrebbe dovuto completare entro quest'anno la distribuzione dei restanti 68 miliom" di dollari in oro, e quindi sciogliersi. Le organizzazioni ebraiche sono intervenute sostenendo che parte dell'oro razziato dai nazisti apparteneva a privati cittadini europei, molti dei quali ebrei, a cui furono confiscati i beni prima di mandarli a morire nei campi di concentramento. [Ansa] mersa nell'oscurità. Per ore si sono prodigati a cercare feriti, ma non c'era più niente da fare e le ambulanze, sopraggiunte in gran Barak. Il peggior incidente in assoluto avvenuto sinora era costato la vita a 51 militari. L'esercito israeliano impiega gli elicotteri per trasportare le sue truppe oltre confine in condizioni relativamente più sicure, in quanto le strade del Libano meridionale sono costantemente insidiate dalle imboscate e dagli ordigni dei guerriglieri Hezbollah. Su elicotteri come quelli caduti ieri vicino a Kiryat Shmone (chiamati in ebraico Yassur) viaggiano, in tempi normali, fino a 32 soldati. Ma ieri il loro numero in ciascun velivolo era maggiore. L'incidente è avvenuto mentre nel governo israeliano infuria la polemica sulla permanenza dell'e¬ Nella foto grande soldati portano via i corpi delle vittime nella foto a lato un elicottero Sikorsky dell'esercito israeliano numero, sono rimaste inutilizzate. «E' il più grave disastro della nostra storia aerea», ha affermato l'ex capo di Stato Maggiore Ehud MANILA. Il vescovo cattolico filippino Benjamin de Jesus è stato assassinato a revolverate poco prima che celebrasse la Messa nella sua chiesa di Jolo, un'isola nel Sud del Paese abitata in prevalenza da musulmani. Secondo testimoni oculari, a sparare sono stati un uomo di circa 40 anni e un ragazzo tra i 10 ed i 15 anni. Il prelato, 56 anni, stava scendendo dalla sua auto per entrare in chiesa quando i killer lo hanno freddato con sei colpi. Mentre fuggivano, i killer sono stati intercettati dalla polizia che ha ingaggiato un conflitto a fuoco durante il quale una passante è rimasta uccisa e cinque persone, tra le quali un bambino, sono state ferite. Gli inquirenti sospettano che il delitto sia stato commesso da membri del gruppo integralista islamico di Abu Sayyaf, che negli ultimi anni ha organizzato numerosi attentati dinamitardi e ha rapito alcuni sacerdoti cattolici. Il terrorista è inoltre sospettato di aver preso parte al fallito complotto contro il Papa durante la sua visita a Manila nel gennaio '95. Il Fronte nazionale di liberazione Moro, il gruppo di Abu Sayyaf, rifiuta di avviare negoziati di pace col governo di Manila per discutere i problemi della minoranza musulmana, concentrata nel Sud dell'arcipelago. Il resto del Paese - unico in Asia - è a grande maggioranza di fede cattolica. Un altro gruppo integralista, il Fronte islamico di liberazione Moro, ha accettato in linea di principio il negoziato con Manila ma continua a combattere contro le forze armate filippine. L'assassinio del vescovo de Jesus è stato perpetrato mentre la comunità islamica si prepara a festeggiare la festa che segna la fine del Ramadan. Il Papa ha definito il delitto «una tragedia senza senso, di deplorevole violenza». A Manila, il portavoce della Chiesa cattolica, monsignor Pedro Quitorio, ha esortato i fedeli a restare calmi e ad evitare provocazioni. Secondo le forze armate filippine, il gruppo di Abu Sayyaf conta circa, 200 guerriglieri, molti dei quali sono stati addestrati e armati all'estero. L'ultimo attentato risale al mese scorso, quando una bomba è stata lanciata contro un edificio dove era in corso la festa di un'associazione cattolica: due persone sono state uccise e 20 ferite. [Ansa] fra «l'uomo di Stato» Kohl, l'artefice della riunificazione e dell'Europa, l'amico di Boris Eltsin e Mitterrand, e «l'uomo politico» Kohl, capopartito e capo di governo contestato con insospettabile vivacità da compagni ed avversari. Sollevando un interrogativo che riguarda tutti da vicino: fino a che punto l'indebolimento del Cancelliere influenzerà l'Europa di Maastricht? Fino a che punto la sua incapacità di superare le crisi interne si rifletterà sull'esame di quelle esterne, la conduzione della Germania al traguardo dell'Unione monetaria, il progetto più ambizioso di Kohl, la sua sfida al giudizio della storia? Emanuele Novazio non si limita a parlare del matrimonio. Egli consiglia anche al principe di allargare i suoi contatti «al di là di quelli abituali, che sono sempre gli stessi: politici delle varie province, uomini d'affari e giornalisti locali». Un maggior contatto con il «Paese reale» non farebbe male al principe Felipe, secondo l'autorevole aristocratico. «Dovrebbe interessarsi anche di ciò che pensano i sindacalisti, gli intellettuali, i giovani che lavorano per le organizzazioni non governative, le donne di casa e i disoccupati». [Ansa] sercito israeliano nel Libano del Sud. Ancora domenica il ministro per la Sicurezza Interna Avigdor Kahalany ha invocato un ritiro unilaterale, ma la sua proposta è stata respinta in modo categorico dal ministro della Difesa Yitzhak Mordechai, secondo il quale una tale mossa porterebbe gli Hezbollah molto più vicini a Kiryat Shmone e consentirebbe loro di bombardare Haifa. La notizia della sciagura è stata accolta con scene di giubilo ieri sera in alcune zone del Libano meridionale e della Valle della Bekaa controllate dai miliziani filoiraniani di hezbollah. Aldo Baquis