Il nemico di Lebed promosso superministro

Il nemico di Lebed promosso superministro Il nemico di Lebed promosso superministro Kulikov (Interni) diventa vicepremier con poteri speciali MOSCA NOSTRO SERVIZIO Una sorta di superministro per fermare la criminalità organizzata, ma soprattutto per tentare di riscuotere almeno una parte delle tasse. Per cercare di riempire le tasche vuote dello Stato russo Boris Eltsin ieri ha elevato il suo fedele ministro dell'Interno, Anatohj Kulikov, alla carica di vicepremier responsabile per la Sicurezza con poteri speciali nel campo dell'economia e del settore fiscale. Una carica creata apposta per l'occasione, ha spiegato ieri il portavoce presidenziale, che permetterà a Kulikov, rimanendo ministro, di «coordinare la lotta al crimine organizzato». Ma soprattutto Kulikov avrà d'ora in poi ai suoi ordini la polizia fiscale e la dogana, i due enti nei quali il Cremlino ripone le ultime speranze di far quadrare in qualche modo i suoi conti. Nel complicato gioco degli equilibri e dei contrappesi che si gioca al¬ la corte di Zar Boris l'ascesa improvvisa del ministro dell'Interno il primo a ricoprire una carica governativa così alta dai tempi del terribile Beria - significa però anche la promozione di un «duro». Il cinquantenne generale è infatti l'ultimo dei «falchi» della guerra cecena rimasti nell'entourage di Eltsin. Prima di diventare ministro, nel luglio del '95, Kulikov è stato il comandante delle truppe russe nel Caucaso ed è stato lui a ordinare decine di massacri nei villaggi ceceni. Suo era anche il comando, nel gennaio del '96, del drammatico assalto a Pervomajskoe, quando decise di sterminare un gruppo di guerriglieri ceceni insieme con i loro 120 ostaggi. Ma Kulikov è noto soprattutto come il nemico principale di Alexandr Lebed, l'uomo che, dopo essersi opposto con tutti i mezzi alla pace che il generale aveva firmato con i ceceni, è riuscito a far licenziare il segretario del Consiglio di sicurezza russo, diventato troppo

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