Il leader chiede al Parlamento una legge urgente che riconosca la vittoria dell'opposizione

Il leader chiede al Parlamento una legge urgente che riconosca la vittoria dell'opposizione Il leader chiede al Parlamento una legge urgente che riconosca la vittoria dell'opposizione ■ «g■ jedno -, questo è il primo passo ma non è ancora abbastanza». Vuk Draskovic si rifugia nelle battute, dice che forse si è dissolta la nebbia che impediva al dittatore di vedere i manifestanti. Vesna Pesic ricorda sconsolata che in queste undici settimane ci sarebbero state tantissime vie per risolvere la questione nel modo più ovvio, cioè attraverso i tribunali. In realtà tutti capiscono che 78 giorni di protesta hanno alzato la posta politica e che da oggi (col 79° giorno, l'80° e poi chissà) l'importanza di quelle elezioni comunali scolorisce fino a tramutarsi quasi in un pretesto. «Zajedno» resta in piazza. Ieri sera cinquantamila persone hanno applaudito Djindjic che diceva «il UNA LOTTA LUNGA 18 NOVEMBRI 1996: la coalizione delle opposizioni «Zajedno» proclama la vittoria nelle Amministrative del 17. Il giorno 19 la commissione elettorale conrerma la vittoria di Zajedno nella capitale ma non a Nis, principale città industriale. In ventiquattro seggi di Belgrado la commissione riscontra irregolarità e fissa nuove elezioni per il 27 novembre. Il 20 cominciano le proteste: a migliaia manifestano a Belgrado e nelle altre città. Vuk Draskovic e altri leader dell'opposizione cominciano uno sciopero della fame di protesta. 24 NOVEMBRE 1996: le autorità elettorali di Belgrado accolgono un'istanza del partito socialista serbo (sps) del presidente Slobodan Milosevic e annullano la vittoria di Zajedno. Il 26 la Corte suprema conferma l'annullamento e la data del 27 novembre per il terzo turno delle Comunali. Il 28 novembre l'sps proclama la vittoria al terzo turno delle Comunali, che però erano state boicottate dall'opposizione, che denuncia brogli. Il 2 dicembre, migliaia di persone sfidano le autorità che vietano ogni manifestazione. La polizia arresta 32 persone. Cecenia e autore del licenziamento del generale «Il Paese ha subito gravi danni sul piano interno e internazionale I rapporti col resto del mondo sono essenziali» Milosevic: tutti si domandano perché abbia ceduto A destra, la manifestazione di ieri degli studenti di Belgrado

Persone citate: Djindjic, Milosevic, Pesic, Slobodan Milosevic, Vesna, Vuk Draskovic

Luoghi citati: Belgrado, Cecenia