«Quote lotte» niente sfiducia al ministro Pinto di Maria Grazia Bruzzone
«Quote lotte» niente sfiducia al ministro Pinta «Quote lotte» niente sfiducia al ministro Pinta Oggi il «Giorni» viene venduto al Gruppo Monti? ROMA. Niente sfiducia a Michele Pinto. Con 311 voti contrari contro 250 favorevoli, la Camera ha respinto la mozione di sfiducia individuale, presentata da Alleanza nazionale e sottoscritta anche dalla Lega nord e da alcuni parlamentari di Forza Italia, al ministro delle Risorse alimentari, agricole e forestali, senatore Michele Pinto per l'atteggiamento tenuto nella vicenda delle quote latte. La maggioranza necessaria per far approvare la mozione era di 281. Hanno preso parte alla votazione 561 deputati. Fra gli assenti, Berlusconi, Bossi e Maroni nell'opposizione; Spini, Boselli e La Malfa nella maggioranza. Ferma e decisa era stata, in conclusione del dibattito, la difesa del presidente del Consiglio Prodi sugli otto mesi di governo dell'agricoltura da parte di Pinto e del suo esecutivo: «La mozione di sfiducia è del tutto immotivata dal punto di vista giuridico, politico, morale e personale». MILANO. Per il «Giorno» soluzione in vista. Il quotidiano dovrebbe essere ceduto oggi dall'Eni alla «Poligrafici editoriale» guidata da Andrea Riffeser: i legali dei due gruppi erano riuniti ieri sera per discutere gli ultimi dettagli del passaggio di proprietà. Dopo che l'Eni aveva deciso di mettere in hquidazione il «Giorno», non avendo ritenuto sufficienti le proposte di acquisto presentate, ecco la svolta. Sono state aperte le buste con le nuove offerte della «New Day» - cordata guidata dall'ex-direttore generale Rai Gianni Locatelli - e del gruppo Monti. Nessuna indiscrezione sui contenuti dei due «rilanci» anche se la giornata di ieri è stata scandita da voci che davano in pole position la «Poligrafici editoriale». Lo stesso ministro Ciampi, parlando di privatizzazioni alla Camera, aveva confermato che, sulla vendita del «Giorno», «vi sono nuovi contatti e sono state richieste nuove offerte vincolanti». [r. Lì Maria Grazia Bruzzone r
Persone citate: Andrea Riffeser, Berlusconi, Boselli, Bossi, Ciampi, Gianni Locatelli, La Malfa, Maroni, Michele Pinto
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