Italia un voto più basso

Italia, un voto più basso Italia, un voto più basso "Dati 1995 in miliardi di lire [tra parentesi l'incremento in percentuale rispetto al 1994] zione in Europa sarà presa l'anno prossùno sulla base dei dati di quest'anno. Nella «primavera del '98», tuttavia, la decisione sarà affidata ai capi di governo, non ai banchieri o ai ministri finanziari. Ai politici, dunque, non ai «contabili»: ci sarà spazio - se non per compromessi - almeno per accomodamenti che potrebbero significare un rinvio? Questo Kohl non lo ha detto e di certo non lo dirà nemmeno venerdì: molto dipenderà dall'esito dei «compiti a casa» di Bonn e Parigi. Senza di loro, l'Unione monetaria non ci sarà. la classe non può rinunciare a «fare i compiti», a rimettere ordine nei suoi conti, pena una scottante bocciatura. Che dunque «non c'è da preoccuparsi», da questo punto di vista almeno: l'Italia non è sola. All'amico Prodi, tuttavia, Kohl ha detto anche che se alla fine i suoi compiti non saranno fatti bene, «la colpa sarà soltanto sua», e la bocciatura sarà dunque meritata. C'è un ultimo elemento di ambiguità, nelle parole pronunciate ieri sera dal Cancelliere: «Ci incontreremo nella primavera del 1998», ha detto. Ancora una volta, ribadendo in apparenza quel che tutti sanno: che la decisione sulla promo¬ MATERIE PLASTICHE 1.39* [+18,5] %Mt [+5,5] MOBILI SCARPE MATERIE IN TERRACOTTA MAGLIERIA E CALZE SINTETICHE 1 Emanuele Novazio Silvio Berlusconi ieri a pranzo con il primo ministro israeliano Netanyahu ROMA. Sulle posizioni di Gianfranco Fini e Alleanza Nazionale verso Israele «garantisce» Silvio Berlusconi. E' 10 stesso leader del Polo delle Libertà a raccontarlo in questi termini, dopo il colloquio mattutino col premier israeliano Benjamin Netanyahu, ormai in partenza per Tel Aviv. «Abbiamo parlato della posizione di An e ho dato le mie personali garanzie circa la vicinanza che Fini e Alleanza Nazionale hanno nei confronti di Israele», racconta Berlusconi. Che subito aggiunge: «Del resto non c'è stato bisogno di spendere troppi argomenti, perché ho trovato un terreno assolutamente già pronto ad accogliere 11 messaggio». Gianfranco Fini, da parte sua, non se la prende a male per li Cavaliere: «Colloquio utile per ribadire la vicinanza tra due partiti del centro-destra» l'espressione usata dal leader del Polo, che lo fa apparire in una posizione in qualche modo subordinata. Anzi. «La frase di Berlusconi mi sembra positiva», spiega ai cronisti che lo interrogano nel Transatlantico: «Ha detto di aver trovato nel¬ l'incontro con Netanyahu un terreno fertile. Una valutazione di cui ho avuto conferma anche da altre fonti». Quanto a un suo eventuale viaggio in Israele, «Non sono mai stato pessimista. E' una questione di tempo, ma sarà meno di quel che si può Il sindaco di Venezia prepara la «diga anti-Lega», ma il collega triestino dissente