la rivolta delle onorevoli di Raffaella Silipo

la rivolta delle onorevoli la rivolta delle onorevoli «Siamo solo sei». E Prodi si scusa LE PARI OPPORTUNITÀ' sione Bozzi. Sono 11 comunque i diabolici che perseverano, avendo già preso parte alla Bicamerale precedente: Salvato, Boato, D'Onofrio, Fini, Marini, Occhetto, Cossutta, Guerzoni, Salvi e Nania. Mancano invece i due soli reduci in Parlamento della Costituente di 51 anni fa, lotti e Andreotti. L'eredità del passato è peraltro garantita dall'imponente dossier (1500 pagine, tre volumi curati da Ettore Tito) che il presidente del Senato Mancino invierà ai componenti, con i resoconti di tutti i dibattiti parlamentari sulle riforme e una raccolta di articoli, interviste e proposte di politologi, costituzionalisti e giornalisti, pubblicati negli ultimi tre anni. Che altro dire? La commissione sarà «anziana» ma non troppo, diciamo matura, come si conviene a un consesso di saggi con gli occhi volti al futuro: 54 anni l'età media, il più anziano è Ossicini (Ri), classe 1920, il più giovane Fontan (Lega), 36 anni. Molti i costituzionalisti: venti docenti universitari e un magistrato di Cassazione, Soda. Tutti riuniti per tenere a battesimo la Commissione, cui, come a ogni neonato odierno, l'oroscopo promette: «Tra i nativi dell'Acquario, segno già fortemente innovatore, voi siete senza dubbio i più anticonvenzionali e imprevedibili. Il vostro approccio alla vita è davvero unico». Coraggio Italia, le stelle sono con te. ALTRO che sala della Regina. La Bicamerale si terrà nella sala del Reuccio». Alessandra Mussolini dà voce al partito trasversale più scontento della Bicamerale, quello delle donne: la componente femminile è infatti assai esigua, 6 su 70. «Eppure - dice Mussolini - siamo il 52% dell'elettorato». E non è la sola a protestare. «Nella Costituente del '46 - scrivono infatti una ventina di deputate la presenza fernminile era più del doppio, a pochi mesi dalla concessione del suffragio universale». Prodi, in aula, cerca di mediare: «Mi auguro che in altre occasioni si possa fare meglio». Ma il generico auspicio non basta a Mussolini e compagne che annunciano: «Vogliamo Alessandra Mussolini e Massimo D'Alema della rappresentanza politica. 37 i membri dell'Ulivo, 33 del Polo, presenti tutti i maggiori leader, D'Alema, Berlusconi, Fini, Marini, Bertinotti, Casini e Buttiglione. Mancano soltanto Bossi - e la cosa non stupisce, dato che la Lega non è esattamente una sostenitrice delle riforme - Manconi e Dini. Non è presente nessun ministro. Il recordman di presenze bicamerali è De Mita, che, oltre a presiedere la commissione omonima, partecipò anche ai lavori della Commis¬ far cambiar sesso alla Bicamerale». Non è valso a scongiurare proteste, insomma, il lungo lavorio per accontentare partiti e correnti: all'equità politica non corrisponde quella di genere, né, peraltro, di territorialità. Già, perché accanto alla protesta rosa, se ne segnala un'altra: l'onorevole Selis s'indigna per «la mancanza di sardi in Commissione. Le aree forti del Paese trovano invece ben ampia rappresentanza». E dire che mai assise fu pesata tanto attentamente sul bilancino Augusto Minzolini Una partita difficile «So che molti possono farmi lo sgambetto» Raffaella Silipo

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