i piani della destra

I PIANI I PIANI DELLA DESTRA CROMA ON l'eterna pipa in mano, Giovanni Maria Flick scorge Gianfranco Fini in un angolo appartato del Transaltantico, gli si avvicina e scherzando il ministro si inchina: (Agli ordini...». Fini sorride, può allentare l'attesa in un pomeriggio parlamentare più lungo del solito, uno dei tanti pomeriggi difficili di questo «inverno» del Polo. E' in crisi il centro-destra, «il tessuto connettivo si è lacerato» ammette Roberto Formigoni e cosi, nelle chiacchierate a tu per tu, si fanno mille ipotesi su come uscirne. E da qualche giorno comincia a farsi strada un'idea: dalla crisi si potrebbe uscire con una «Confederazione del Polo». Fuor di politichese: Forza Italia, An, Ccd e Cdu per la prima volta potrebbero cedere una parte del proprio potere e dei propri finanziamenti a favore di strutture comuni e persino di una piccola «cassaforte» in condominio. La «Confederazione», qualcosa che sta a metà strada tra il problematico partito unico del futuro e la conflittualità permanente di queste ore, una sorta di «fase-2» del Polo, che proprio Gianfranco Fini non scarta: «Devo dire che finora non ho trovato nessuno contrario: e una buona idea, ma si tratta di capire come realizzarla e se tutti sono d'accordo. Una cosa è certa: il Polo ha bisogno di cabine di regia». E proprio questa mattina ci saranno le prove generali, si capirà subito se il «Polo-2» potrà decollare o se si inabisserà alla prima sortita: Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini daranno infatti la propria «benedizione» alla nascita della prima associazione comune del Polo, una Fondazione destinata a diventare il think tank

Persone citate: Gianfranco Fini, Giovanni Maria Flick, Pierferdinando Casini, Roberto Formigoni, Silvio Berlusconi