«Buon compromesso»

«Buon compromesso» «Buon compromesso» Cofferati: salvati gli integrativi l.'\ : - v• SROMA ERGIO Cofferati riaffiora dalla sala sotterranea dove si è svolto per ore il serrato dibattito interno della Fiom quasi senza voce. E cerca di parare l'assalto dei cronisti sfoderando la solita imperturbabilità da «cinese», che però viene messa subito alla prova. Allora Cofferati, è vero che nella notte di domenica a Palazzo Chigi, all'inizio delle trattative Sabattini ha addirittura minacciato le dimissioni? ««Ma che razza di domande mi fate. Adesso bisogna parlare del contratto, bisogna guardare avanti». Il voto della Fiom è stato molto contrastato: lei che ha partecipato direttamente alla trattativa come giudica il risultato raggiunto? «E' stato un buon compromesso. Utile per dare finalmente un contratto ai metalmeccanici, nel completo rispetto delle regole dell'accordo del luglio '93 sulla politica dei redditi. Ma naturalmente, come tutti i compromessi, la soluzio- Sergio Cofferati, si ripresenterà, in un quadro di inflazione calante, alla revisione di quest'estate dell'accordo del luglio '93? «Se questa ipolesi dovesse torna"'"re in campo al momento di quella verifica è ■ :-■< bene che la Con,<{i (industria sappia l.) fin d'ora che la '\ Cgil considera in- : - v toccabili i due li- • *v ■ velli contrattuawll li. Ma in ogni caso, per togliere ogni pretesto agli imprenditori credo che sarà utile definire con maggiore precisione di quanto non avvenga oggi la collocazione temporale della contrattazione di secondo livello». Insomma, si profila una bella battaglia quest'estate fra sindacati e Confindustria sulla revisione dell'accordo del '93? «Perché quest'estate? L accordo è stato firmato il 23 luglio del '93, ma i suoi effetti si protrarranno per tutto il '97. La verifica, quindi, si farà solo a fine anno. Anche perché nella seconda parte del '97 ci sono alcune importanti categorie che dovranno andare al rinnovo contrattuale proprio sulla base dell'accordo di luglio '93». Ritorniamo all'attualità, alla soluzione della vertenza dei metalmeccanici. Come giudica che proprio in casa Fiom il risultato di approvazione sia stato così contrastato? Non teme una pericolosa spaccatura interna? «Oggi c'è stata una discussione molto franca e credo che la dialettica interna sia un elemento importante. Ho partecipato a tutta la discussione e ho visto molta franchezza, molta trasparenza nelle posizioni espresse. E questo significa che la Fiom resta una spina...». Nel fianco di chi? «Nel fianco di Federmeccanica e di Confindustria, naturalmente». Certo, ma non pensa che anche fra Cgil e Fiom in queste settimane ci sia stata una posizione spesso divergente? «Assolutamente no. La Fiom e la Cgil hanno avuto un orientamento comune sulla vertenza. Molte discussioni si fanno partendo anche da posizioni diverse. Ma quello che conta è giungere a un punto d'arrivo che sia unitario. E così è stato», [p. pat.] Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil ne indicata dal governo contiene anche alcune limitazioni relativo alla distribuzione quantitativa delle risorse disponibili per la contrattazione aziendale». Questo è sindacalese puro: che vuol dire? «Mi pare che sia italiano. Se preferite posso parlare in cremonese, ma potrebbe risultare più difficile la comprensione. Voglio dire che c'è stata una limitazione ad erogare gli aumenti disponibili per i contratti aziendali. Ma l'ipotesi che cercava Confindustria di eliminare imo dei due livelli contrattuali è stata battuta». Ma non crede che il problema

Persone citate: Cofferati, Sabattini, Sergio Cofferati