Pakistan, trionfa Sharif l'islamico di Fabio Galvano

L'ex ministro del dittatore Zia avviato alla riconquista del potere con una netta maggioranza L'ex ministro del dittatore Zia avviato alla riconquista del potere con una netta maggioranza Pakistan, trionfa Sharif l'islamico «Benazir, non ci saranno vendette» Raza Rabbani, uno dei senatori della Bhutto, ha dichiarato a Karachi che la locale amministrazione aveva favorito il partito di Sharif: «Non episodi casuali ma un chiaro schema», ha accusato: «In un'elezione giusta e libera questi incidenti non si sarebbero verificati». Ha parlato di seggi che aprivano tardi o chiudevano presto, di un insufficiente numero di schede, di controlli poco attenti dei documenti d'identità. Ma l'ex premier australiano Malcolm Fraser, che guidava l'equipe degli osservatori internazionali del Commonwealth, pur ammettendo che c'erano state «insufficienze», ha affermato ieri sera che «nessuna di queste è stata di proporzioni tali da alterare i risultati elettorali». Quello che preoccupa è piutto¬ sto la bassissima affluenza alle urne: quando saranno contati tutti i voti, potrebbe risultare che non più del 20 per cento fra i 56,5 milioni di aventi diritto ha votato. In un Paese alla ricerca di un rilancio democratico, e a un governo che avrebbe voluto un robusto mandato per avviare un programma di riforme e di lotta alla corruzione, questo «mezzo voto» potrebbe non bastare. Si è detto che il Ramadan abbia provocato la bassa affluenza; peggio, come ha confermato l'ex premier Fraser, che in alcune regioni l'estremismo musulmano abbia dissuaso le donno dall'andare alle urne. L'amara verità, forse, è che alla quarta elezione in nove anni il Pakistan non crede più nella sua classe politica. Nel 1993 anche Sharif, come la Bhutto nel 1990 e nel novembre scorso, era stato esonerato con l'accusa di corruzione. Così, mentre l'ex industriale di Lahore si prepara ad assumere il potere, Benazir considera le opzioni per il futuro, che in questo frangente non sono molte e potrebbero anche contemplare un processo. Anche il terzo contendente, l'ex campione di cricket Imran Khan, dovrà pensare al suo futuro politico. E' stato schiacciato; e ieri non ha potuto neppure votare. Nella sua circoscrizione, a Mianwali, non c'era un candidato del suo Movimento per la Giustizia. Fabio Galvano Il voto di Nawaz Sharif, leader della «Lega musulmana»

Persone citate: Bhutto, Fraser, Imran Khan, Malcolm Fraser, Nawaz Sharif, Raza Rabbani

Luoghi citati: Pakistan