Il Presidente
Il Presidente Il Presidente «Meno codici Più trasparenza» ROMA. Meno leggi, più comprensibili, emanate non per «regolare tutto» ma per delineare «lo spazio indispensabile per l'esercizio effettivo delle libertà e dei diritti»: questa la sfida per una moderna democrazia. Lo ha affermato il presidente della Camera, Luciano Violante, nell'intervento che ha chiuso la cerimonia nel corso della quale gli è stato conferito il premio «Giuseppe Chiarelli» per gli studi giuridici, alla presenza del presidente Scalfaro. Il Parlamento, ha detto Violante, più che un «legislatore onnipotente e onnifacente» deve essere «costruttore delle grandi leggi» e definire «gli argini entro i quali deve scorrere la normativa di livello inferiore, di razionalizzazione dello stock di leggi esistenti». Inoltre, ha sottolineato un rischio: «La confusione delle leggi è fattore indiretto di corruzione». Luciano Violante- E c'è anche un problema di costi: «In Italia abbiamo circa 50 mila leggi nazionali: ne derivano costi gravi per la pubblica amministrazione, le imprese, le famiglie e i cittadini. L'attuale situazione crea indirettamente nella società una tassa per l'applicazione della legge determinata dalla difficoltà di reperire le norme applicabili ai casi concreti e dalle liti giudiziarie che ne conseguono». Il presidente della Camera ha poi ricordato una nota dell'Ocse del '95 che evidenziava come il costo per il rispetto delle leggi, tanto maggiore quanto maggiore ne è il numero e la difficoltà di reperimento, viene scaricato dalle imprese sui prezzi. Questo fenomeno, secondo le osservazioni dell'Ocse, produce riduzione della domanda e di conseguenza un calo del tasso di sviluppo e dell'occupazione: «E' appena il caso di rilevare che cittadini e famiglie non sanno su chi scaricare i loro costi». «Esiste poi un costo rilevante - ha aggiunto Violante - in tennini di competitività dei sistemi economici. In questo quadro di globalizzazione dei mercati i Paesi dotati di ordinamenti giuridici stabili, coerenti, facilmente conoscibili attraggono maggiori investimenti». E ancora, «la crescente inflazione legislativa e il disordine legislativo sono causa di comportamenti arbitrari della pubblica amministrazione e lasciano solo il cittadino di fronte ai soggetti più forti o più furbi». Per Violante la prospettiva da seguire è quella di costruire uno «Stato regolatore in grado di valutare attentamente i costi e i benefici derivanti da ogni singolo intervento legislativo». E la Camera, ha ricordato, si è già messa al lavoro per migliorare la qualità del prodotto. E' stato «avviato l'esame dei progetti di riforma del regolamento per razionalizzare il procedimento legislativo ed è stata emanata lo scorso gennaio una circolare da parte dei presidenti delle due Camere che fissa alcuni criteri guida dell'attività legislativa». Inoltre, ha aggiunto Violante, «è in via di costituzione un osservatorio sulla legislazione per la raccolta e la sistemazione delle legislazioni di settore», accompagnato dal rafforzamento dell'attività di controllo sull'attuazione delle leggi. [r. i.] 8 3? $ \ . ri La bellezza della qualità
Persone citate: Giuseppe Chiarelli, Luciano Violante, Scalfaro
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