Alphand: il superG, che lotteria

Il francese è favorito, ma dice: «Chiunque dei primi 15 è in grado di vincere» Il francese è favorito, ma dice: «Chiunque dei primi 15 è in grado di vincere» Alphand: il superC, che lotteria «Non si può studiare, si deve improvvisare» «Finora ai Mondiali «Su questo tracciato ho conquistato solo con tante curve non il bronzo in Spagna: si può commettere voglio migliorare» neppure un errore» Alphand è anche una persona molto sincera. «La verità è che mi sta andando talmente bene - spiega - che non vivo per una sola corsa. Non nascondo, visto che sono secondo in classifica generale, di pensare anche alla Coppa del Mondo assoluta. Quest'anno potrebbe essere alla mia portata, se continuerò così. L'importante è essere motivato. Quando perdo, per un attimo mi sento anche deluso, ma passa subito. Dal novembre '96, il mio peggior piazzamento è stato un sesto posto. E non cado in gara da sei anni». Facile quindi andare sul podio oggi? «No - risponde Alphand - il tracciato è pieno di curve, sarà necessario non fare il minimo sbaglio. Direi le medaglie sono alla portata dei primi quindici e forse anche oltre. La differenza fra discesa e superG è che la prima la puoi preparare bene nelle prove, acquisire meccanismi, studiare le traiettorie. Nel secondo s'improvvisa. Dopo una sola ricognizione non sai esattamente a che velocità arriverai in certi punti. Di conseguenza devi agire istante per istante, reagendo al percorso». I fans si Alphand saranno moltissimi. «So benissimo che in Francia si attendono molto da me - replica il discesista -. Il tifo mi può anche dare un po' di carica in più. Ma quando ti trovi al via, sei solo con te stesso. E' in quel momento che devi concentrarti al massimo e dare tutto. Non ho seguito terapie psicologiche, mi sono soltanto preparato bene fisicamente e tecnicamente. La testa serve a gestire la fatica che facciamo negli allenamenti e nelle gare. E io mi sento fresco». Una curiosità: la Francia, a corto di uomini-jet per i troppi incidenti, schiera oggi due soli atleti. Il secondo è Banjamin Melquiond, un .ragazzino al suo primo Mondiale. E, guarda caso, è cugino di Alphand. Anche lui di Serre Chevalier. Un giovanotto ambizioso, che si mette almeno nei primi dieci, ma non pone limiti alla Provvidenza. «Da noi - sentenzia Lue siamo quasi tutti cugini. E andiamo forte». Cristiano Chiavegato dmmsisrvdvCgfdceuMb I NUMERI DEI MIGLIORI 1. Locher (Svi); 2. J. Strabl (Aut); 3. Runggaldier (Ita); 4. Alphand (Fra); 5. Skaardal (Nor); 6. Knaus (Aut); 7. Kjus (Nor); 8. Mader (Aut); 9. Aamodt (Nor); 10. Nyberg (Sve); 11. Ghedina (Ita); 12. Leskinen (Fin); 13.Perathoner (Ita); 14. Kemen (Svi); 15. Jaerbyn (Sve); 16. Mayer (Aut); 17. Filmschkin (Rus);18. Reischer (Usa); 19. Cavegn (Svi); 20. Brezavsek (Slo); 21. Melquiond (Fra); 22. Sivertsen (Nor); 23. Besse (Svi); 24. Rahlves (Usa); 25. Cattaneo (Ita); 26. Koblar (Slo); 27. Grandi (Can); 28. Kitt (Usa); 29. Krauss (Ger); 30. Podivinsky (Can).

Luoghi citati: Francia, Serre, Spagna, Usa