Ghedina & Runghi, giù!

Il superG assegna oggi le prime medaglie: diretta tv dalle 12,50 (Rai3 e Tmc) Il superG assegna oggi le prime medaglie: diretta tv dalle 12,50 (Rai3 e Tmc) Ghedina & Runghi, giù! Anche Perathoner spera nelpodio, ma il pronostico è difficile DAL NOSTRO INVIATO Kristian Ghedina ha un casco nuovo che sembra d'oro, oggi scendendo nel sole manderà ammiccanti bagliori di luce. «Sono stanco di medaglie d'argento mondiali», ha detto mentre un gregge di ragazzini gli chiedeva l'autografo, là alla fine della pista, dopo la ricognizione. Però sorrideva e si capiva che in fondo, malgrado assicurazioni e dinieghi, a seconda delle domande, il superG non è la sua gara, non gli fa battere il cuore. <(Avrei preferito correre prima la discesa. Ma questo è il regolamento: vuol dire che se vado male in superG mi resta sempre la libera, sarò più arrabbiato», ha spiegato Kristian. Sembrava un po' distratto, con la testa altrove: ma forse stava solo cercando di concentrarsi, di cancellare dalla mente ogni pensiero che non fosse il tracciato e i suoi tranelli. «La pista è bella, ma alle Acque minerali c'è una diagonale ghiacciata e mossa da far paura: ne vedremo di tutti i colori, in quel punto parecchi cadranno e perderanno gli sci. Comunque sarà decisivo U tracciatore». Si assegna la prima medaglia dei Mondiali, oggi in superG, e il protagonista a quanto pare, oltre a una decina di campioni («Tutti cattivi», ha detto Runggaldier), dovrebbe essere un certo Kurt Engstler, allenatore dei discesisti austriaci sospettato, certamente non a torto, di voler disegnare un tracciato favorevole ai suoi amati aquilotti. «Sarà un gigantone», ha detto Runghi. Abbastanza veloce in alto, pieno di curve in basso. Runghi sembrava perplesso. «Per me non fa differenza», ha risposto a domanda, però non aveva l'aria del tutto felice. A differenza di Ghedina, che pensa alla discesa come al fiore più bello, da cogliere dopo questa specie di allenamento che è il superG, il Mondiale dell'acrobata gardenese potrebbe cominciare e finire nello stesso giorno, il primo. «Sto sciando bene ma non sono al massimo», ha detto Runghi. Ha avuto una brutta influenza e si è allenato poco. E ha aggiunto: «Non penso che potrebbe essere la mia unica occasione: la squadra di discesa non è ancora fatta». Come a dire che una buona prestazione in superG gli consentirebbe di guadagnarsi il posto in libera. Ma questo, oggi, è un discorso che lui non vuol fare: una gara alla volta, poi si vedrà. «I mei favoriti? Primo Josef Strobl, secondo Alphand». E terzo? «Un italiano, almeno spero». Quello dei pronostici è stato un giochetto, però Runghi per scrivere i due nomi su un foglio ci ha messo un bel po'. «Difficile scelta», ha detto. «?*a di sicuro su questa pista e su questa neve non ci saranno sorprese». Alphand, Josef Strobl, non Fritz come ha suggerito Ghedina, che evidentemente non poteva staccare il pensiero dalla discesa, dove Fritz è uno dei suoi rivali più tosti, e anche Skaardal e Mader. Persino Locher e Knaus se sarà un giganto- Ghedi PER IL PODIO Skaardal, J. Strobl, Runggaldier ITALIANI IN GARA dina, Runggaldier, Perathoner, Cattaneo CAMPIONE DEL MONDO Skaardal CAMPIONE OLIMPICO Wasmeier VINCITORE COPPA DI SPECIALITÀ' '96 ne, e magari Ortlieb, che da qualche tempo si sta allenando da solo per quattro-cinque ore al giorno, forse, sussurrano i maligni, per svaporare da quel suo corpaccio tutta la birra che beve. In verità il gioco dei pronostici assomiglia, come si suol dire, a una grande lotteria. E il motivo è semplice: finora si sono disputati solo due superG di Coppa e mancano i punti di riferimento, anche se i nomi sono più o meno gli stessi della discesa. A Val d'Isère, dove ha tracciato proprio Engstler, ha vinto Knaus davanti a Mader, a Laax si è imposto Alphand che ha battuto Aamodt e Runggaldier. Il quale, essendo salito sul podio nell'ultima prova prima dei Mondiali, entra di diritto, con Ghedina e Perathoner, perché no?, nel lungo elenco dei pretendenti alle prime medaglie. Del resto i nostri hanno un piccolo vantaggio sugli altri. Piccolo soltanto per modo di dire. Conoscono meglio la pista. Dopo la libera di Chamonix, prima di Wengen, sono venuti ad allenarsi qui al Sestriere per un paio di giorni. «Il quarto posto non vale niente», ha detto Perathoner. Lui è ottimista. E Ghedina, di rimando: «Io mi accontenterei del quarto pur di essere primo in discesa». La discesa, il tasto è sempre quello. .Alberto Ghidoni, il comandante della pattuglia acrobatica azzurra, è stato costretto a fare una scelta difficile, supponiamo. Ha messo in squadra Cattaneo, accanto a Ghedina, Runggaldier e Perathoner, e ha lasciato fuori Vitalini, il quale non sarà al cancelletto di partenza del superG per il secondo Mondiale consecutivo. Vitalini ci è rimasto male. «Anche il regolamento è sbagliato», ha detto con tono amareggiato. Secondo lui, e anche secondo i suoi compagni, i primi trenta delle classifiche mondiali dovrebbero partecipare di diritto ai Mondiali. L'idea non è malvagia: ci facciano un pensierino, i padroni del circo. OGGI IL SUPE FAVORITO Alphand Skaardal PRIMO IN CLASSIFICA QUESTAlphand qual solo rno, per accio stici re, a Carlo Coscia RG 'ANNO AUTO PRIVATE ALL'INDICE LM SESTRIERE m ALTRO Mondiale, quello della gente comune, deve ancora cominciare. Sestriere per il momento è in attesa della grande folla che ha bloccato alberghi e residence facendo prevedere un successo economico importante dopo quello sportivo. Le cifre sono alte, le previsioni pure. Tuttavia la prima domenica dei Mondiali è filata via senza le resse oceaniche che si temevano. Anche gli impianti hanno funzionato con rari intasamenti, i tempi di attesa agli skilift erano ridotti come succede di rado nei festivi, pareva quasi un giorno qualunque. «C'è stato troppo allarmismo», dicono in paese. Ed è vero. La notizia che non si può arrivare al Sestriere con la propria auto ha raffreddato l'entusiasmo di chi è abituato a parcheggiare vicino alle piste. Non tutti si fidano del servizio di navetta che collega il Runggaldier (a destra): «I miei favoriti per oggi sono Strobl e Alphand Al 3° posto un italiano» Ghedina, lato: «Occhio, è una pista difficile» Kristian: è la discesa il mio vero bersaglio ma ci provo lo stesso Il «tutto esaurito» negli alberghi e nei residence fa prevedere anche un successo economico L'AMBIENTE

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