«Stavo svenendo quando ho segnato»

«Stavo svenendo quando ho segnato» «Stavo svenendo quando ho segnato» // centravanti in campo nonostante l'influenza CESENA DAL NOSTRO INVIATO «Stavo talmente male da pensare di appoggiarmi al palo per non svenire: proprio in quel momento mi arriva il pallone sparato sul palo da Scarchilli e che cosa avrei potuto fare se non sbatterlo dentro?». In questo modo, un po' autoelogiandosi per l'ennesima prodezza (nove gol in sei partite consecutive) e un po' autocommiserandosi per le precarie condizioni di salute («In settimana ho avuto anche 40° di febbre»), Ferrante proclama ai quattro venti tutta la sua gioia per la grande stagione che sta vivendo. Mentre l'attaccante ironizza sulla propria giornata, si avvicina Sandreani che, sentendo il suo allievo elencare tante sofferenze, ammicca verso i cronisti: «Che Dio ce lo conservi questo Ferrante». Insomma, un siparietto divertente che dimostra quanto il risultato di Cesena sia stato gradito alla compagnia granata, che in mattinata aveva ricevuto nel ritiro di Forlì la visita del presidente Calieri (non accadeva da tempo). «In effetti - riprende l'allenatore - il pareggio mi soddisfa. La squadra si è battuta con energia e soprattutto ha manifestato una maturità notevole che le ha consentito, a seconda delle esigenze, di gestire o addormentare il gioco». Sandreani cauto sul rigore subito: «Dalla panchina si vede male» Ma Cristallini: «Penalty generoso» gIl Cesena è stato antagonista valido e la considerazione pesa sulla valutazione dei meriti del Toro. ((Abbiamo dovuto fare i conti con avversari tecnicamente bravi e molto determinati afferma Sandreani - ed è anche per questo che sono contento. A volte, un pareggio può rendere contenti quanto una vittoria ed è la sensazione che sto provando in questo momento». Rigore assurdo, provoca uno. Sandreani non cade in trappola: «Dalla panchina si vede male e poi preferisco parlare soltanto del gioco». Strada facendo, l'allenatore granata si è visto costretto a modificare la struttura della squadra con alcuni cambi «importanti»: via Scarchilli, Fiorrancio e Mezzano, dentro Nunziata, I/mibardini e Martelli. «Ho dovuto farlo perché la sostituzione mi è stata chiesta dagli interessati che accusavano ni cauto e subito: anchina male» tallini: eneroso» leggeri dolori o, nel caso di Matjaz, per affaticamento. Meglio non correre rischi». L'episodio del rigore ha gettato un'ombra pesante sulla direzione del signor Racalbuto e continua a tener banco. E al proposito Cristallini non manifesta tutta la cautela del suo «maestro». «Maltagliati e Cevoli affiancavano Hubner che a un certo punto è caduto senza aver subito particolari scorrettezze. Credo che l'arbitro sia stato molto generoso. Comunque prosegue il centrocampista non c'è da rammaricarsi perché non abbiamo avuto occasioni clamorose per vincere. E' giusto accontentarsi del pareggio che ci consente di prolungare la serie positiva e compiacerci per la prova di fermezza». Sulla decisione arbitrale che ha consentito al Cesena di andare per pochissimi minuti in vantaggio, anche Maltagliati vuol dire la sua: «Sono entrato in scivolata sul pallone e neppure Cevoli ha spinto Hubner. Forse Racalbuto ha voluto punire il due contro uno». Se il pareggio ha permesso al Toro di reggere il ritmo delle avversarie e guadagnare anzi qualcosa nei confronti di Lecce e Bari, non altrettanto utile si è dimostrato per il Cesena, sempre ancorato all'ultimo posto della classifica. Tuttavia Ceccarelli, chiamato sulla panchina romagnola in accoppiata con Benedetti a sostituire Marchioro, lancia cauti segnali d'ottimismo. «Siamo andati benino, la squadra ha dimostrato di possedere potenzialità ma di avere soprattutto bisogno di tranquillità per uscire dalla palude». Intanto Agostini, ex Condor ma, purtroppo per lui, anche ex bomber di richiamo, continua la sua malinconica odissea e anche ieri è state praticamente «mandato» in panchina dai tifosi che ne hanno chiesto a gran voce la sostituzione. «Si impegna moltissimo, in allenamento e in partita, tuttavia la crisi si prolunga. Ne potrà uscire soltanto con la serenità». Situazione quasi paradossale per un attaccante che avrebbe dovuto contribuire alla promozione della sua squadra e che forse non riuscirà neppure ad evitarne la retrocessione. Il bomber Ferrante prova la conclusione dal limite, contrastato da Bonorni A LUCCA LE PAGELLE Proteste toscane: negato un rigore a Rastelli, in fuorigioco il gol di Ruotolo

Luoghi citati: Bari, Cesena, Forlì, Lucca