Ulivieri, 6 gol sulla torta di compleanno

Il Bologna vince in casa dopo oltre due mesi e festeggia alla grande i 56 anni del suo allenatore Il Bologna vince in casa dopo oltre due mesi e festeggia alla grande i 56 anni del suo allenatore Ulivieri, 6 gol sulla torta di compleanno E il Verona torna coi piedi in terra 6 1 Mancini re dei bomber va a segno in 47 secondi BOLOGNA (4 3 3) ANTONIOLI 6 TAROZZI 5.5 (1's.t. CARDONE) 6 TORRISI 7.5 MANGONE 7 PARAMATTI 7 MAGONI 7 MAROCCHI 7 SCAPOLO 7.5 (13's.t. SHALIMOV) 6.5 NERVO 6.5 (26' s.t. BRAMBILLA) s.v. ANDERSSON 8 KOLYVANOV 7 All.: ULIVIERI 7.5 VERONA (1 3 4 2) GUARDALBEN 6.5 FATTORI 5.5 PAGANIN A. 5 BRAJKOVIC 5 VANOLI 6 AMETRANO 5 (1' s.t. ITALIANO) 5 BACCI 5.5 GIUNTA 5.5 ORLANDINI 5.5 MANIERO 5 (1's.t. DEVITIS) 5 ZANINI 6 Arbitro: LANA 7 Reti: p.t. : 14' Scapolo, 19' Zanini, 20' Paramatti, 26' Marocchi, 42' Andersson, s.t.: 3' Scapolo, 36' Shalimov. Ammoniti: Vanoli, Brajkovic, Paganin A. Spettatori: paganti 4.269, incasso 158.796.000. abbonati 19.437, quota abbonati 584.042.793. compie ancora belle parate rimediando ai clamorosi vuoti della difesa, fino a quando deve nuovamente raccogliere la palla in rete trafitto da un destro rasoterra di Andersson (primo gol casalingo della stagione) lanciato da Mangone. Nella ripresa Cagni manda in campo De Vitis e il ventenne Italiano; Ulivieri risponde con Cardone al posto di Tarozzi, il meno in palla dei suoi. L'andazzo però non cambia di una virgola: tre minuti e Scapolo risfodera un sinistro magico nell'angolino, su punizione dal limite per fallo di Paganin. I gol sono cinque, e non basta ancora. Il ritmo accenna a calare, il Verona tiene palla ma non affonda mai. Entrano Shalimov e il debuttante Brambilla e il punteggio cresce ancora al 36'. Andersson smista il suo ennesimo pallone di testa in area verso Shalimov che va a segno con un sinistro al volo imparabile: 6-1, e dopo più di due mesi il Bologna torna finalmente a vincere davanti al suo pubblico. L'ultimo successo risaliva infatti al 24 novembre scorso, 3-1 all'Atalanta. «Per noi in classifica non è cambiato niente - dice Cagni, a muso duro - ma dobbiamo reagire presto». Dei suoi il tecnico veronese non salva nessuno: «Il Bologna è una bella realtà, ina sono allibito dal fatto che nonostante le mie raccomandazioni continuia¬ llp": HI SPORT E LIBRI successi con questo punteggio della storia bolognese, gli ultimi risahvano al campionato 1955-56 e furono a spese di Torino e Pro Patria. Il Verona invece aveva subito sei gol due sole volte: nel 1957-58 dal Napoli (0-6) e nel 1978-79 dalla Juventus (2-6). RESISTE BUFFON. Insiste Buffon che al Tardini proprio non si arrende. L'ultimo gol passivo subito dal Parma in casa risale al 20 ottobre scorso: lo aveva segnato il perugino Gautieri al suo attuale compagno di maglia Bucci. Dopo, con Buffon tra i pali, il Parma ha ospitato e costretto al digiuno, Fiorentina, Roma, Atalanta, Juventus, Verona e Piacenza per complessivi 540'. Il record di Cudicini, nel 1968-69, imbattuto con il Milan a San Siro per 990' è comunque ancora lontano. IL RITORNO DI ZOFF. Dopo mille giorni Zoff è tornato in panchina e la Lazio, dopo due ko casalinghi, ha vinto. L'ultima sua apparizione risaliva al 1° maggio 1994: vittoria laziale a Genova contro la Samp. Il campionato ritrova così uno dei suoi personaggi più gettonati: 570 partite in mezzo ai pali e 205 in panchina. MEGLIO TABAREZ. Impietoso il raffronto fra i rossoneri di Tabarez e quelli di Sacchi: le cifre condannano il Milan dell'ex citi. Rispetto al periodo della gestione dell'uruguagio sono calate le medie-partite dei punti (da 1,363 a 1,250) e dei gol all'attivo (da 1,545 a 1,250) ed è cresciuta la già elevata cadenza delle reti al passivo passata da 1,272 a 1,500. A Samp spara a raffica I anche a San Siro e il suo bottino di gol sale a quota 40. Dal 1988-89 ad oggi, da quando cioè il campionato ha ripreso la formula con 18 squadre, meglio dei blucerchiati in fase realizzativa, è riuscito a fare soltanto il Milan di Capello con 44 centri nel 199293. Per i genovesi una stagione vissuta alla grande: è la seconda volta che nello stesso campionato mandano ko entrambe le milanesi a San Siro, era già successo nel 1990-91 chiuso con lo storico scudetto. Gran domenica per capitan Mancini: con il gol più rapido della carriera (47 secondi), nella classifica dei bomber di tutti i tempi, raggiunge a quota 139 il danese John Hansen, al 19° posto e, in questo campionato, aggancia a quota 13 Inzaghi e Balbo sul tetto dei cannonieri. mi SENZA RIGORI. I bianconeri al Sant'Elia hanno mandato in archivio un anno senza rigori al passivo. L'ultimo penalty contrario risale infatti al 4 febbraio 1996: dopo quel giorno 33 partite immacolate. Non è un record: nei primi Anni 60 ai bianconeri non vennero fischiate massime punizioni contro per 74 gare. La striscia più lunga è però dell'Inter di Helenio Herrera che incolonnò 100 partite tonde nel corso di un triennio (dal marzo '64 al marzo '67). Sull'isola cacciato Monterò: è il settimo «cattivo» di casa Juventus, eguagliato il record del lontano 1939-40. BOLOGNA TENNISTICO. I rossoblu hanno rifilato un clamoroso 6-1 al Verona: un punteggio che sotto le due Torri non «usciva» da 40 anni. Dieci i cne «use Ali.: CAGNI mo a essere così disattenti in difesa. Chiedo più concentrazione ma i giocatori non mi ascoltano. Vorrà dire che andrò ad allenare le giovanili!». Ulivieri si gode il terzo posto, ma senza illusioni: «Siamo in crescita ma non tutti sono ancora all'apice della forma. E' un momento di gioia, ma non dimentico di guardarmi alle spalle». E come al solito scherza con le parole: «Sono contento che ci sia la pausa di campionato, così restiamo terzi per una settimana in più!». Domanda: è il compleanno più bello della sua vita? Risposta: «Certo, ha fatto gol anche Paramatti!». Scherza anche il capitano Torrisi, che da quando De Marchi è infortunato ha condotto alla vittoria i rossoblu tre volte su tre: «A nome della squadra, visto il grande risultato di oggi, dico che non ci possiamo più nascondere: ora il nostro obiettivo è... la salvezza!». Non scherza invece il presidente Gazzoni, infastidito dalla piega che hanno preso le elezioni nella Lega Calcio: «Io insisto nella mia candidatura e non so proprio come sarà superato l'attuale stallo. Non si parla ancora di scadenze definitive, e ho la sensazione che si possa, o si voglia, andare avanti così fino a giugno. Questo immobilismo è deleterio per le piccole società». ero ìro^j